Cordata azera sull’ex Ilva, cosa prevede il piano di investimenti

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QuiFinanza INTERNO

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato che la proposta migliore per l'acquisto di Acciaierie d'Italia, la società che controlla lo stabilimento ex Ilva di Taranto, è quella della cordata di società azere guidate da Baku Steel. I commissari potranno ora trattare direttamente con il futuro acquirente. L'Ilva di Taranto dovrebbe subire una trasformazione profonda, sia dal punto di vista occupazionale che da quello industriale. (QuiFinanza)

Su altre testate

Nuova edizione del siderweb TG . In primo piano, un nuovo tassello del futuro di Acciaierie d'Italia. E poi la rinnovata attenzione dell'Unione europea per l'industria siderurgica. (Siderweb)

I numeri di Baku Steel Baku Steel è gruppo relativamente piccolo che dichiara 800 mila tonnellate annue prodotte: numeri che l’Ilva in crisi di oggi supera se si pensa che nei tempi d’oro, lo stabilimento di N… Lo ha annunciato il ministro dell’Industria Adolfo Urso. (La Stampa)

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha annunciato che i tre commissari governativi hanno chiesto di poter avviare le trattative in esclusiva … (Il Fatto Quotidiano)

Secondo i commissari di Acciaierie d’Italia, la società in amministrazione straordinaria che gestisce l’ex Ilva di Taranto, l’offerta di acquisizione presentata dall’azienda azera Baku Steel è la migliore: hanno perciò chiesto al governo di poter avviare un negoziato formale ed esclusivo con il consorzio formato, oltre che da Baku Steel, anche dalla compagnia di investimento statale Azerbaijan Investment Company. (Start Magazine)

E’ l’offerta presentata dagli azeri di Baku Steel la più convincente per l’acquisizione dell’ex Ilva di Taranto. I commissari hanno chiesto formalmente al Governo di procedere con la trattativa. (Radio Norba News)

I commissari straordinari di Adi in As e di Ilva in As hanno trasmesso al Mimit una richiesta di autorizzazione per avviare una negoziazione in via preferenziale con il consorzio azero. Offerta di un miliardo di euro e investimenti futuri per 4 miliardi (norbaonline.it)