L'Ue (senza Orbán) al fianco di Zelensky: «Pace solo con garanzie per l'Ucraina, da Trump nessun vero negoziato». La sfida di Meloni sul riarmo

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Il Consiglio europeo ribadisce il sostegno a Kiev: «Sì agli sforzi negoziali ma verso una pace giusta e duratura». Sul tavolo dei leader anche l'economia e l'immigrazione Quelli che gli Usa stanno al momento conducendo tra Russia e Ucraina per tentare di porre fine al conflitto «non sono veri e propri negoziati». È la valutazione condivisa dai leader dell’Ue riuniti oggi a Bruxelles per il Consiglio europeo, secondo quanto fanno trapelare fonti Ue. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se chiedi a Palazzo Chigi ti rispondono che tutto è prematuro, che certo, l’Italia sarà dentro il processo di riarmo lanciato da Bruxelles, che se non altro per il peso specifico di Leonardo e di Fincantieri non può restarne fuori, ma che le cautele che Meloni ha espresso al Consiglio europeo giovedì, e che l’intero governo coltiva in queste ore, sono legate ad almeno due o tre fattori: il timore di pregiudicare il rapporto strategico con la Casa Bianca, l’ansia di considerare parziali le promesse di disimpegno arrivate finora da Trump rispetto alla Ue e, infine, i nostri conti pubblici. (Corriere Roma)

Guido Crosetto cita l’ex allenatore Vujadin Boskov parlando delle presunte divisioni nella maggioranza sul piano di riarmo Ue. Ha visto la votazione dell’ordine del giorno di ieri. (LAPRESSE)

Sulle armi, invece, è arrivato un appoggio in linea di massima, ma in realtà rimane molta incertezza su come i piani di riarmo della Commissione dovrebbero essere finanziati. Nelle conclusioni è stato ribadito anche il sostegno all'Ucraina, che ha incontrato un ampio consenso (solo l'Ungheria, ancora una volta, si è tirata fuori). (Fanpage.it)

Difesa Ue, Meloni: risorse sembrano molte ma sono virtuali

Sulla carta, da parte di tutti c’è l’invito a «portare avanti» il lavoro sulle «recenti proposte della Commissione», come riportato nelle conclusioni del summit Ue. (La Stampa)

«Forse dovremmo prenderci un po’ più di tempo». Quegli 80 miliardi «sembrano molti ma sono virtuali». (il manifesto)

Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.Da parte dell’Italia “non c’è assolutamente una chiusura italiana ai prestiti ma dovremo valutare, molti dettagli degli strumenti messi a disposizione sono ancora in discussione e non capiamo l’impatto”. (Agenzia askanews)