Morte Andrea Prospero, il giovane arrestato non risponde al giudice
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– Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Perugia il diciottenne romano agli arresti domiciliari con l'accusa di induzione o aiuto al suicidio di Andrea Prospero. Perugia, il diciottenne romano esce dal palazzo di giustizia a bordo di un'auto con il suo avvocato (foto Crocchioni)crocchioni Il giovane è rimasto davanti al gip pochi minuti e poi ha lasciato il palazzo di giustizia a bordo di un'auto parcheggiata in un garage interdetto ai giornalisti e ai teleoperatori. (LA NAZIONE)
Se ne è parlato anche su altri media
(Perugia) Grazie all’impegno del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia, Vittorio Pisani, è stata scongiurata la chiusura dei 7 Reparti Prevenzione Crimine tra cui quello di Perugia. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Santa Maria Capua Vetere, 21 marzo 2025 – (di Angela Barbieri) In un’epoca in cui i diritti civili e le Pari Opportunità sono sempre più al centro del dibattito pubblico, il Comitato Pari Opportunità in sinergia con l’Ordine forense Santa Maria Capua Vetere e con la coordinatrice Tiziana Ferraro, consigliera delegata dal Coa per i rapporti con il Comitato Pari Opportunità, hanno organizzato un evento di grande rilevanza mirato a sensibilizzare le giovani generazioni sui temi dell’uguaglianza e dell’inclusione, tenutosi lo scorso 20 marzo. (Casertasette News)
"In quella chat c'è la banalità del male e viene descritto in maniera quasi puntuale il reato di istigazione o aiuto al suicidio". L'avvocato Francesco Mangano, legale della famiglia di Andrea Prospero, descrive così le chat individuate dagli inquirenti che stanno indagando sulla morte del 19enne di Lanciano. (Fanpage.it)
Questo secondo filone mira a chiarire eventuali attività illecite che potrebbero emergere dalla rete di rapporti raccontati da telefoni cellulari, sim, carte di credito e computer portatile trovato nel monolocale preso in affitto dal giovane. (ChietiToday)
E' venuto fino a Perugia per sedersi davanti al giudice e rifiutare di rispondere. Il giovane, accompagnato dal suo avvocato, Alessandro Ricci, è entrato da un accesso secondario collegato direttamente con un parcheggio interno allo stabile del tribunale. (Corriere dell'Umbria)
Indagini su sim, cellulari e pc trovati nell’appartamento (Umbria Journal il sito degli umbri)