Il vero dilemma del sequestro di Cecilia Sala (e le polemiche ridicole)

Il vero dilemma del sequestro di Cecilia Sala (e le polemiche ridicole)
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Today.it INTERNO

La notizia di questi giorni è l’arresto, che meglio sarebbe chiamare sequestro, della giornalista Cecilia Sala. Ne sappiamo poco, ed è uno di quei casi che ci ricorda – ma non dovremmo dimenticarcene mai, noi che ci campiamo – che le parole vanno pesate, contate e dosate, anche e soprattutto perché per la sua liberazione serve una trattativa con l’Iran. Cecilia Sala è stata arrestata in Iran il 19 dicembre scorso, il giorno prima del volo di linea che doveva riportarla in Italia (Today.it)

La notizia riportata su altri media

Se al posto di Cecilia ci fosse stato un semplice cittadino italiano, ci sarebbe questo can can pubblico? Televisioni, radio, giornali, non credo proprio. Il governo tenta di liberarla, magari con costi milionari per noi cittadini. (ilgazzettino.it)

Facendo seguito all’angoscia manifestata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di fine anno destinato ai cittadini, ieri il ministero degli Esteri ha affidato con questo spirito all’ambasciatrice d’Italia a Teheran, Paola Amadei, il compito di avanzare un’ulteriore richiesta formale al governo iraniano. (ilmessaggero.it)

È la priorità assoluta. Il trattamento inumano che sta subendo è inaccettabile. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sergio Mattarella: "Siamo vicini a Cecilia Sala. Il suo caso ci ricorda quanto vale la libera informazione"

L'Italia ha consegnato questa mattina una nota verbale all'Iran in cui "chiede nuovamente il rilascio immediato" e "garanzie totali sulle condizioni di detenzione di Cecila Sala", la giornalista detenuta nel carcere di Evin dallo scorso 19 dicembre. (Fanpage.it)

«Arrivano moltissimi messaggi di solidarietà indirizzati a Cecilia. Appena sarà possibile, saprà di tutto questo affetto», ha scritto Daniele Raineri accanto a una foto di Cecilia Sala. La giornalista sorride davanti all’obiettivo tenendo in braccio un cucciolo. (Vanity Fair Italia)

Sergio Mattarella: "Siamo vicini a Cecilia Sala. Il suo caso ci ricorda quanto vale la libera informazione" (La Stampa)