Roma cauta: “Prima l’intesa di pace”. Ma la premier sarà al summit di Parigi

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La Stampa INTERNO

Parigi. Eliseo. Ore 9.15 di giovedì 27 marzo. A meno di stravolgimenti dell’ultimo minuto, Giorgia Meloni ci sarà. Fosse solo per scaricare – ancora una volta – sul tavolo della coalizione dei volenterosi l’intero carico di dubbi che continua a portarsi addosso. Anche rispetto al piano in quattro livelli di sicurezza che, secondo Bloomberg, Emmanuel Macron e Keir Starmer potrebbero presentare ai… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Northwood (Inghilterra), 21 mar. - Mentre a Bruxelles i capi di Stato e di governo dell'Unione europea cercano un difficile terreno comune fra quelli disposti a sostenere l'Ucraina fino in fondo, quelli con posizioni più caute e in qualche caso (come l'Ungheria) addirittura filo-russi, a Londra il primo ministro britannico Keir Starmer ha ospitato presso il Permanent Joint Headquarters a Northwood i capi della pianificazione militare di 31 paesi "volenterosi", cioè disponibili a fornire supporto militare o logistico a un'eventuale missione di peacekeeping in Ucraina per garantire una pace duratura senza nuove violazioni da parte russa. (Il Sole 24 ORE)

MELONI GIOVEDI’ A PARIGI PER LA RIUNIONE SULLA SICUREZZA. UCRAINA, MEDIA: “LA CINA VALUTA L’ADESIONE AI VOLENTEROSI PER KIEV”. (Il Fatto Quotidiano)

Con quale credibilità Giorgia Meloni andrà al vertice della coalizione dei volenterosi giovedì? Quale posizione porterà al tavolo? La sua, quella inesistente di Tajani, o quella filo Putin di Salvini?Visto che la Lega tiene le relazioni diplomatiche al posto della Farnesina, è evidente che Meloni non ha una maggioranza politica sul sostegno a Kiev e sulla politica estera”. (Civonline)

Martedì 25, alle 15.30, la premier vedrà a palazzo Chigi il commissario europeo per i partenariati internazionali, Josef Sikela, mentre mercoledì 26, alle 18.45, visiterà il villaggio 'Agricoltura È'. (Civonline)

Un commissariamento a tutti gli effetti di Tajani da parte del leader della Lega, nonché una sconfessione totale di uno dei due vicepremier della linea ufficiale dettata da Meloni, che fa perdere ulteriore credibilità all’azione del nostro Esecutivo a livello internazionale. (Civonline)

Mentre a Bruxelles i capi di Stato e di governo dell'Unione europea cercano un difficile terreno comune fra quelli disposti a sostenere l'Ucraina fino in fondo, quelli con posizioni più caute e in qualche caso (come l'Ungheria) addirittura filo-russi, a Londra il primo ministro britannico Keir Starmer ha ospitato presso il Permanent Joint Headquarters a Northwood i capi della pianificazione militare di 31 paesi "volenterosi", cioè disponibili a fornire supporto militare o logistico a un'eventuale missione di peacekeeping in Ucraina per garantire una pace duratura senza nuove violazioni da parte russa. (il Dolomiti)