Meloni alla Sinagoga di Roma. «La reticenza tradisce un antisemitismo latente. Israele si difenda ma rispetti diritto umanitario»

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Il Sole 24 ORE INTERNO

«Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa». (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Un anno dopo, al Ghetto di Roma transennato e blindato, è ancora quel giorno. Per arrivare al Tempio Maggiore bisogna incrociare gli occhi dei rapiti che sorridono dai manifesti: i vivi, ancora prigionieri nei tunnel di Gaza, e i morti, con la scritta killed by Hamas (Corriere Roma)

Come prevedibile, la reazione di Tel-Aviv è stata durissima: una controffensiva devastante, in nome del proprio diritto di esistere e difendersi, che dopo Gaza è arrivata nel sud del Libano innescando la reazione di Teheran Da allora più di 6 mila razzi hanno colpito la Striscia di Gaza. (AGI - Agenzia Italia)

Nella loro telefonata per commemorare le vittime del 7 ottobre, Joe Biden e il presidente israeliano Isaac Herzog "hanno ribadito il loro impegno a raggiungere un accordo a Gaza che riporti a casa gli ostaggi, metta in sicurezza Israele, allevi le sofferenze dei civili palestinesi e apra la strada a una pace duratura, con Hamas che non sarà mai più in grado di controllare Gaza o di ricostituire le sue capacità militari". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

7 ottobre, razzi da Gaza e dal Libano. Netanyahu convoca una riunione di sicurezza urgente

, in un clima come quello che c'è, ci siano le liste di proscrizione che riportano a tempi bui del passato: non possono essere accettabili». In quella data, almeno 1.500 terroristi di Hamas misero in atto un massacro nei villaggi del Sud di Israele: 1.400 le persone uccise, più di 250 quelle rapite. (LA NAZIONE)

Lunedì 7 ottobre segna un anno dagli orribili attacchi di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi nel sud d’Israele, in cui circa 1.200 persone vennero uccise e 250 prese in ostaggio. (Vita)

Idan Shtivi, che si credeva tenuto in ostaggio, è stato assassinato il 7 ottobre scorso: il suo corpo è trattenuto tuttora a Gaza (il Giornale)