Inchiesta ultrà, il vero business dei clan? Gli stadi come un grande mercato della droga

Inchiesta ultrà, il vero business dei clan? Gli stadi come un grande mercato della droga
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Corriere della Sera SPORT

Il rapporto tra calcio e criminalità organizzata esiste da sempre e da sempre è uno degli spazi meno indagati e dibattuti. Un tema rimosso che quando emerge dopo poco torna a esser dimenticato. La procura di Milano si è precipitata ad arrestare i dirigenti delle curve di Inter e Milan perché il rischio era la faida. Le parole della suocera di Bellocco rivolte a Berto, fratello dell’assassinato: «Devi combinare una strage». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

L’indagine della Procura di Milano, coadiuvata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato alla luce del sole tutti gli affari sommersi del tifo organizzato di Inter e Milan riguardanti l’intera aree di San Siro, dai biglietti ai parcheggi, passando per birre e cibo. (Calcio e Finanza)

Continua, inevitabilmente, a far discutere la questione riguardante l’inchiesta sugli ultras che coinvolge anche l’Inter e il Milan (CalcioMercato.it)

La 'Curva Nord Milano' non esisterà più. È questa, stando a quanto raccolto da La Gazzetta dello Sport, una delle grandi conseguenze dopo l'inchiesta scoppiata sulle due curve milanesi che ha decapitato le vecchie organizzazioni degli ultras di Inter e Milan con 19 arresti e Daspo a pioggia. (Fcinternews.it)

Inchiesta ultrà, la Curva Nord dell'Inter ammette gli errori: «Troppa leggerezza nella gestione». Via lo striscione, cambia il direttivo

L’inviato di Striscia raccoglie la testimonianza di un addetto ai lavori, che rivela che «Matteo Norrito (uno degli ultrà nerazzurri raggiunti da misure cautelari per le attività illegali nelle curve, ndr) aveva accesso ai camerini degli artisti e ad aree inaccessibili ad altri. (fcinter1908)

Contrasti con ultras nerazzurri romani che avevano messo gli occhi sullo stesso business, rapporti d’affari fra Antonio Bellocco, rampollo della famiglia ‘ndranghetista che in seguito sarebbe stato ucciso proprio da Beretta, e il nipote di Carmelo Patti, ex patron della Valtur morto nel 2016 che fu accusato di rapporti con il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro e riabilitato “post mortem“ da una sentenza della Corte d’Appello di Palermo che ha annullato la confisca di beni per 1,5 miliardi di euro. (IL GIORNO)

«È giusto riconoscere come la deriva che ci ha travolto sia stata anche conseguenza della nostra leggerezza nel monitorare la gestione organizzativa ed economia della Nord». La Curva Nord dell’Inter prova a rimettersi in piedi dopo il terremoto provocato dall’inchiesta sugli ultrà nerazzurri e rossoneri che ha portato all’arresto di 19 persone. (Open)