Extraprofitti, dalle banche potrebbe arrivare un gettito di 1,3 miliardi (sui 66 di utili in due anni)

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Corriere della Sera INTERNO

«Tutti faranno spontaneamente e felicemente la loro parte per contribuire alla crescita del Paese: ci stiamo lavorando». Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle infrastrutture e segretario della Lega, mantiene caldo sul fronte del dibattito politico il tema di un prelievo sugli extraprofitti bancari. «Se chiediamo un contributo agli artigiani e agli operai - ha aggiunto durante una visita ai cantieri delle Olimpiadi Milano Cortina a Fiera Milano Rho - sicuramente anche i grandi gruppi bancari e assicurativi faranno la loro parte: penso che tutti danno e daranno il loro contributo alla crescita del Paese. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Qual è la posizione delle banche espressa dall'Abi sul dossier "contributo di solidarietà" e non solo, in vista di un provvedimento del governo. Il punto di Giuseppe Liturri Sono state sufficienti appena nove righe di un laconico comunicato emesso dall’Abi questa mattina per fare sapere al governo che non c’è spazio per alcun contributo a carico delle banche. (Start Magazine)

La trattativa tra le banche e il Tesoro per individuare una sorta di «contributo di solidarietà» da destinare all’economia reale va avanti da tempo. ROMA. (La Stampa)

E in nessuna di queste ipotesi si parla di tasse o imposte. Prende tre possibili strade il "contributo di solidarietà" auspicato dal governo e richiesto alla banche. (L'HuffPost)

Manovra, trattativa governo-banche. Il contributo arriverà dai crediti fiscali

Il nuovo fronte che Forza Italia ha aperto rimanda direttamente ad Arcore ed ha un'eco fortissima sulle dinamiche della Pisana (AlessioPorcu.it)

Si cercano risorse per la legge di Bilancio 2025, ma la strada che il governo vuole percorrere non è quella di imporre agli istituti di credito una tassa sugli utili record, registrati negli anni in cui l’inflazione si è mossa sulle due cifre percentuali. (Open)

Ieri l’Abi, la Confindustria del credito, ha dettato le sue condizioni: niente tasse, ma solo misure “temporanee” e non “retroattive”. E così sarà. (Il Fatto Quotidiano)