Sora – Siringhe nel parcheggio dietro la chiesa di Santa Rosalia: ennesimo atto di inciviltà

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Le due siringhe sono state ritrovate dietro la chiesa dedicata a Santa Rosalia, che costeggia il parcheggio retrostante il fast food su viale San Domenico. Fortunatamente entrambe le siringhe sono incappucciate. Purtroppo non è un caso isolato, molto spesso gli operatori sono dovuti intervenire sulla stessa zona per bonificare l’area. Una cattiva abitudine che mette a rischio la salute di quanti frequentano i luoghi in questione, che siano residenti, studenti, avventori dei locali nei paraggi. (Frosinone News)

Ne parlano anche altre testate

Trapani – Il vento che arriva dal mare soffia sulle bandiere colorate di Libera e sui nomi delle vittime innocenti delle mafie. Il loro ricordo è portato dai parenti arrivati da tutta Italia ma anche da Messico, Colombia, Argentina, Francia, Romania, Svizzera e Olanda. (La Repubblica)

È la città dei Misteri, con la maiuscola, come la processione d’origine spagnola che da più di 400 anni attraversa il centro ogni venerdì di Pasqua. L’elenco potrebbe continuare, soprattutto se da Trapani si allarga lo sguardo alla provincia: secondo Paolo Borsellino l’idea stessa della mafia era nata all’estremo occidente della Sicilia. (Il Fatto Quotidiano)

Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano». Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. (Il Sole 24 ORE)

"Quest'appuntamento ci permette di allargare lo sguardo e collegare diverse sedi universitarie italiane nelle città in cui, in quegli anni terribili, sono avvenuti episodi gravissimi - sottolinea Enrico Napoli, prorettore vicario dell'Università degli Studi di Palermo - È stato un momento drammatico della storia del nostro paese e farne memoria è uno dei compiti che abbiamo tutti, istituzioni culturali in primis: la memoria è il punto in cui la storia diventa vita, chiunque abbia vissuto quel periodo deve tramandarlo e farlo diventare vita anche per i giovani". (Tiscali Notizie)

La mafia si può sconfiggere, ma tutto «dipende da noi», dall’impegno nel far prevalere la legalità contrastando «zone grigie di complicità» e consorterie. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafie, ricorda in un messaggio come i nomi delle vittime di mafia «sono parte della nostra memoria collettiva», ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l'impegno a combattere le mafie, a partire dalle istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, «superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori». (Avvenire)

Nel primo anniversario della strage di Capaci, sul luogo dell’attentato era in corso la commemorazione per ricordare le vittime. Tra i presenti c’era Don Luigi Ciotti intento a pregare, quando un’esile donna vestita a lutto, si avvicina a lui piangendo: gli prende le mani e sussurra: “Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone. (Il Fatto Quotidiano)