Napoli, il tesoro del boss Bosti: 9 milioni tra contanti e preziosi

Napoli, il tesoro del boss Bosti: 9 milioni tra contanti e preziosi
Corriere della Sera INTERNO

Nuovi risvolti dall'operazione interforze che ieri ha portato alla notifica di una nuova ordinanza in carcere per il boss Patrizio Bosti, elemento di spicco del clan Contini, di due suoi figli e del genero. In un bunker nascosto nell'abitazione di quest'ultimo ad Agnano polizia, carabinieri e finanza hanno ritrovato 4 milioni di euro in contante e preziosi - da diamanti a orologi di lusso - per un ammontare di altri 5 milioni. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Video suggerito Può capitare a chiunque di comprare qualcosa online e finire nelle mani di un truffatore che invece dell'oggetto spedisce una scatola vuota o magari piena di carta. Diversa cosa quando in ballo non ci sono pochi spiccioli ma cifre decisamente maggiori: oltre 300mila euro, che un imprenditore ha inviato tramite bonifico per acquistare 5 orologi preziosi per poi ricevere qualche pacco di pasta. (Fanpage.it)

PUBBLICITÀ (Internapoli)

Passano gli anni, la fantasia non si arresta e il mattone è stato sostituito da pacchi di pasta che un ignaro imprenditore, titolare di una società che si occupa di commercio di gioielli e diamanti, si è visto recapitare a fronte di una spesa di 300mila euro per comprare cinque orologi di lusso on-line. (leggo.it)

Patrizio Bosti arrestato oggi, le minacce al genero Luca Esposito ex collaboratore di giustizia

In sintesi, il procuratore di Napoli ricorda che i boss continuano a imporre ordini nonostante il regime di 41 bis: «Bisognerebbe andare a ritroso e capire di chi è la responsabilità, chi ha autorizzato una serie di concessioni che rendono - di fatto - il carcere duro come un sistema a maglie larghe dove chi è ristretto da anni continua a dettare ordini all’esterno». (ilmattino.it)

Anzi: se non cancella tutte le cose che ha detto ai pm ammazziamo lui, poi uccidiamo i suoi due figli. Era pronto a tornare a Napoli, dopo aver scontato una lunga detenzione (anno 2007, blitz dell’allora capo della mobile Vittorio Pisani), sentendosi libero di rientrare nella sua abitazione in zona Vasto-Arenaccia. (ilmattino.it)

Eccolo uno dei retroscena dell'inchiesta culminata negli arresti di Patrizio Bosti, il boss della Alleanza di Secondigliano, ritenuto ai vertici della camorra napoletana. Ma in quelle lettere – secondo la Procura – c'è la prova evidente del condizionamento del boss nei confronti del genero che aveva deciso di collaborare con la giustizia. (ilmattino.it)