Crollo nella Vela a Scampia, il dramma della famiglia Abbruzzo: un morto e due feriti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
PUBBLICITÀ La famiglia Abbruzzo è stata travolta dalla tragica vicenda del crollo del ballatoio nella Vele Celeste a Scampia. Nella notte di lunedì è morto il 29enne padre e marito Roberto, mentre sono rimasti feriti i fratelli Luisa e Giuseppe, entrambi sono ricoverati all’Ospedale del Mare. Sono tutte appartenenti alla stessa famiglia le persone coinvolte nella tragedia: 13 i feriti tra cui 7 bambini. (Internapoli)
La notizia riportata su altri giornali
"A Scampia abbiamo avuto due decessi, la cosa più preoccupante riguarda il ricovero di bambini al Santobono, credo in codice rosso. Vedremo di garantire, ovviamente, il massimo di assistenza, di cura e di attenzione ai bambini e ai familiari". (L'Unione Sarda.it)
Salvatore, 52 anni, è uno di quelli che ieri sera tardi hanno partecipato ai primi soccorsi delle persone precipitate a causa del crollo di un ballatoio della Vela Celeste. Si sentiva il crepitare dei cavi elettrici spezzati. (Corriere della Sera)
Si tratta del ballatoio di collegamento nella Vela Celeste. NAPOLI – Il terrore si concretizza nella tarda serata di lunedì: il ballatoio di una delle Vele di Scampia, periferia di Napoli, crolla e provoca due morti e 12 feriti. (Livesicilia.it)
Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata. . (Tiscali Notizie)
"In questo momento abbiamo poca acqua, prendete una bottiglietta a famiglia". Questo l'invito di un operatore della Protezione Civile che ha enormi richieste di bottigliette di acqua sotto i tendoni davanti alla Vela Celeste di Scampia dove ci sono centinaia di abitanti evacuati da stanotte. (La Repubblica)
Le persone decedute sono Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, e Margherita Della Ragione, 35 anni, morta in nottata per un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto a causa dei gravi traumi riportati. (l'Adige)
