Pescara, la ferocia dei due 16enni: il selfie in spiaggia dopo l'omicidio di Thomas. “Volevano solo uccidere”

Pescara, la ferocia dei due 16enni: il selfie in spiaggia dopo l'omicidio di Thomas. “Volevano solo uccidere”
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Adesso c’è anche la foto. Finalmente stampata. Quella dei presunti assassini di Thomas Christopher Luciani che, un’ora dopo averlo straziato attorno alle 17.20 di domenica pomeriggio, a Pescara, nel retro del parco Baden Powell, posano in spiaggia per festeggiare la missione compiuta: 18.21 lampeggia lo smartphone. Pugno chiuso e orgoglio fieramente esibito. E anche se la descrizione di questo ulteriore insulto al 16enne massacrato circola già da martedì pomeriggio, osservare l’immagine genera davvero un altro impatto emotivo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

Fotogramma (Avvenire)

Parla così Giselle, la zia di Thomas Christopher Luciani, il 16enne ucciso a coltellate domenica scorsa da due coetanei a Pescara. Lo sfogo ai microfoni dell'inviato di 'Estate in diretta' la trasmissione pomeridiana di Rai 1. (Corriere TV)

«In ragione della gravità del fatto e delle accuse mosse agli indagati, sussiste concretamente il pericolo di fuga e di sottrarsi alle responsabilità derivanti dall’averlo commesso», sottolinea la Procura minorile dell’Aquila. (Vanity Fair Italia)

Omicidio Pescara ultime notizie, l'autopsia: Thomas morto per lesioni ai polmoni

È quanto scrive il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, Roberto Ferrari, nel provvedimento di convalida del fermo dei due 16enni ritenuti responsabili dell’omicidio di Thomas Christopher Luciani avvenuto a Pescara domenica scorsa nel parco Baden Powell”. (La Nuova Riviera)

A parlare, con la voce rotta da un mix di incredulità e disperazione, è Chiara (nome di fantasia), l’ex fidanzatina del ragazzo ucciso domenica pomeriggio in questa oasi di verde nel cuore della città. (ilmessaggero.it)

Sono queste le prime informazioni che trapelano dall’autopsia eseguita dal medico legale Christian D'Ovidio, alla presenza del collega Ildo Polidoro, perito di parte della famiglia della vittima. (QUOTIDIANO NAZIONALE)