Realpolitik – Ucraina: a che punto è la tregua?

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CremonaOggi ESTERI

ROMA (ITALPRESS) – Cosa sta succedendo tra Russia e Ucraina? A che punto sono le trattative? Quanto siamo ancora lontani dalla pace? L’ambasciatore Giampiero Massolo nella rubrica dell’Italpress “Realpolitik” ci aiuta a orientarci in un contesto geopolitico complesso come in pochi altri momenti storici. abr/mrv Riproduzione riservata (CremonaOggi)

La notizia riportata su altri media

I russi sospenderanno per 30 giorni i bombardamenti sulle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Per gli abitanti del paese aggredito sarà una buona notizia, visto che da molti mesi sopportano gli effetti tremendi di una crudele strategia messa in atto da Mosca per ridurli alla disperazione esponendoli al freddo e al buio dell’inverno. (Strisciarossa)

L'attuale scenario geopolitico,in cui si intrecciano accuse, contrapposizioni e una retorica bellicistica,offre uno spaccato della complessità delle relazioni internazionali odierne. Da una parte, il Cremlino sottolinea come l'Europa si stia "militarizzando"e si stia trasformando in un "partito della guerra", un'affermazione che intende dipingere il continente come protagonista attivo in una corsa agli armamenti e agli schieramenti militari, in netto contrasto con l'apparente volontà di avviare un percorso verso la pace, così come dichiarato dalle massime autorità di Russia e Stati Uniti. (Nuovo Giornale Nazionale)

Ma, come dicevano un tempo i cinesi, “non importa se il gatto è rosso o nero, basta che prenda il topo”. Forse basta questo a dar conto del grande cambiamento in corso nell’ordine mondiale: con la vistosa personalizzazione di un confronto mirato a decidere il destino di una nazione e, di fatto, di un intero continente. (ilmessaggero.it)

Questa è una delle questioni fondamentali sulle quali dovrà essere costruita l’eventuale intesa, a sua volta base della nuova architettura di sicurezza europea e internazionale: non si tratta unicamente del fattore militare e dei rapporti bilaterali tra Ucraina e Russia, tra i nuovi confini e il loro monitoraggio da parte di forze di peacekeeping, come accaduto tra il 2014 e il 2022 durante la prima guerra nel Donbass, ma della costruzione di un sistema politico di accordi e garanzie che possa resistere a nuove scosse che potrebbero essere peggiori di quelle già arrivate. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Stretta nella morsa tra Donald Trump e Vladimir Putin, l’Europa cerca di capire quale sia la strada migliore per difendersi, sostenere l’Ucraina, garantire la propria sopravvivenza, creare le condizioni per un rilancio dell’ideale europeo. (Gariwo, la foresta dei Giusti)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con il presidente finlandese Alexander Stubb a Helsinki - Ansa (Avvenire)