Ma perché gli Academy Awards sono chiamati "Oscar"? La risposta non è così semplice

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«And the Oscar goes to…». Tutti conoscono la famosa frase che i presentatori pronunciano prima di annunciare il vincitore della statuetta dorata, il premio cinematografico più ambito e prestigioso al mondo. Tuttavia, il nome vero e proprio del riconoscimento assegnato dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences è Academy Award of Merit. Perché, dunque, nel linguaggio comune sono noti come “gli Oscar”? Il soprannome, in realtà, ha una storia lunga quanto quella del premio stesso. (Best Movie)

La notizia riportata su altre testate

Se Hollywood è ancora la fabbrica dei sogni, la performance di Ariana e Cynthia Erivo era lì a ricordarcelo. Omaggio al Mago di Oz, classico dell'età dell'oro hollywoodiana, sulle note di Somewhere Over the Rainbow, con Ariana che compare nel fumo, come sopra una nuvola e poi viene raggiunta dalla collega Cynthia Erivo. (Vanity Fair Italia)

Una cerimonia non memorabile, al Dolby Theatre, in un’annata difficile. Le candidature promettevano qualcosa di meglio sul fronte premi. Assente il glamour e poche le star davvero carismatiche. Ecco i nostri personalissimi top e flop. (la Repubblica)

Il miglior film americano dell’anno è senza dubbio La rosa purpurea del Cairo di Woody Allen: anzi il recente referendum del quotidiano Paese Sera l’ha proclamato miglior film dell’85 in assoluto e a Parigi gli hanno conferito il Cèsar per il miglior titolo straniero. (la Repubblica)

Tutti i vincitori brutalisti e non degli Oscar 2025

Il mistero della morte di Gene Hackman (Radio Kiss Kiss)

Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso per chiarire le circostanze di questa tragica vicenda. L’attore, icona di Hollywood, è deceduto il 17 febbraio, pochi giorni prima che venisse rinvenuto il suo corpo insieme a quello della moglie Betsy Arakawa nella loro residenza a Santa Fe. (SofiaOggi.com)

Quest’anno, per la prima volta dopo tanto tempo, l’Award Season è stata imprevedibile, con i premi divisi tra l’epopea di un architetto in cerca di una rivincita (The Brutalist), una sex worker vittima di false speranze (Anora), un bizzarro musical sulla leader di un cartello della droga pronta a rinascere (Emilia Perez) e un gruppo di cardinali rinchiuso dentro la Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa (Conclave). (Birdmen Magazine)