Benigni vince e convince. Calano tutte le altre reti

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Vince ‘Il Sogno’ di Benigni che stacca di un abisso ‘Lo show dei record’, poi ‘Chi l’ha visto?’ e i due film action. Siamo lontani dalle performance dei ‘Dieci Comandamenti’ ma è passato più di un decennio ed il clima è cambiato Roberto Benigni, su Rai1 in diretta per due ore e passa con ‘Il Sogno’, contro Gerry Scotti su Canale 5 con ‘Lo show dei record’ mercoledì 19 marzo. Era questo il confronto chiave della serata tv, senza calcio, in attesa di Italia-Germania. (Primaonline)

Ne parlano anche altri media

Roberto Benigni si conferma un oratore dal talento assoluto, ma non è più un "evento" Roberto Benigni su Rai Uno (Today.it)

Più che un Sogno, lo spettacolo di Roberto Benigni in prima serata su Rai 1 è stato un’iniezione di Xanax: bolso, palloso, prevedibile. Del resto, l’ex Cioni Mario non fa il comico ormai da un bel po’. (Inside Over)

Un introito andato quasi per intero alla Melampo, la casa di produzione che appartiene a Benigni stesso e alla moglie Nicoletta Braschi. Le due ore di «utopia europeista» sono costate all'incirca un milione di euro. (il Giornale)

La risposta più bella, in Eurovisione, alla lettura infelice che la presidente del Consiglio ha fatto ieri del Manifesto di Ventotene (ma sapeva del programma?), è stato proprio l’elogio di quella famosa utopia da parte di Roberto Benigni (in Rai non se ne sono accorti). (Corriere della Sera)

Chissà che ha pensato Gianmarco Mazzi, sottosegretario ipermeloniano al ministero della Cultura, quando a fine spettacolo ha stretto la mano all’«europeista estremista» Roberto Benigni, che aveva appena esaltato il manifesto di Ventotene sbertucciato poche ore prima dalla premier Giorgia Meloni nell’emiciclo di Montecitorio. (la Repubblica)

Sul manifesto di Ventotene Fratelli d’Italia non arretra, anzi torna alla carica, prendendo di mira ora pure Roberto Benigni. L’attore toscano ieri sera ha portato in prima serata su Rai1 un monologo tutto dedicato al sogno europeo, tessendo le lodi pure del Manifesto redatto al confino da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi: proprio il documento contro cui ieri alla Camera si era scagliata la premier Giorgia Meloni, in un attacco a sorpresa contro l’opposizione europeista. (Open)