Roberto Benigni "un uomo solo. Cos'è diventato": chi sgancia il siluro (da sinistra)

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Dov'è finito Roberto Benigni? A sinistra lo show su Rai 1 Il Sogno sarà sembrato, appunto, un sogno di resistenza a Giorgia Meloni e al governo di centrodestra, un inno all'Unione europea e pure all'esercito comune, un'appendice televisiva alla piazzata rossa romana di qualche giorno prima. Avrà sorriso Michele Serra, da casa. Avranno brindato in redazione a Repubblica, e pure al Nazareno anche se lì, forse, la situazione è un bel po' più ingarbugliata. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il vero "Sogno"? Quello di trovarsi nel posto giusto, nella serata giusta, col testo giusto. Roberto Benigni porta in scena uno spettacolo dal tempismo perfetto, una celebrazione assoluta dell’Europa proprio nel giorno in cui Giorgia Meloni attacca alla Camera il Manifesto di Ventotene. (Today.it)

Da un punto di vista strettamente televisivo Il sogno di Roberto Benigni (mercoledì sera su Rai 1 e ora su RaiPlay) è di una semplicità disarmante: una sola persona in scena in abito scuro e camicia sbottonata; poche inquadrature sotto la sapiente regia di Stefano Vicario che alterna figura intera, mezzo busto, rari primi piani e breve carrellata sulla platea; scenografia in legno, bella ma essenziale, firmata da Chiara Castelli; luci efficaci senza effetti particolari; solita marcetta iniziale sulle note di Nicola Piovani; una brevissima anteprima registrata (si veda la diversa microfonatura); infine, due ore e un quarto di diretta senza stacchi né interruzioni pubblicitarie; primi quindici minuti di monologo comico secondo tradizione e poi 120 di orazione civile sull’Europa, la guerra e la pace. (Avvenire)

Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, contro lo show di mercoledì su Rai1: «Ma non era TeleMeloni?» (Open)

"L’Europa tra utopia e necessità: il monito di Benigni e la lezione del Manifesto"

Con Il Sogno, in onda mercoledì 19 marzo su Rai 1, il comico ha incassato 4 milioni 396 mila di spettatori con uno share del 28,1 per cento. E tra questi c'è anche il cantautore. (Liberoquotidiano.it)

Si, il punteggio virtuale questa volta è tennistico. Io queste sue parole non le dimenticherò mai, Von der Layern o no. (articolo21)

Caro direttore, devo congratularmi con Vittorio Alfieri per il contenuto (la perfetta ricostruzione degli eventi) e il modo ( la garbata chiamata in causa della presidente del Consiglio, autrice della deliberata strumentalizzazione) con cui ha scritto l’articolo sul “Manifesto”. (Tp24)