Nemmeno lo strappo di Donald Trump con i dazi sulle auto è bastato a sbloccare l'impasse in Europa. L'atteso emendamento per concedere respiro ai costruttori del Vecchio Continente sui target di taglio delle CO2, evitando la tagliola delle multe per chi sfora i limiti di emissione, è slittato ancora. Una fumata grigia che agita governi e industria, mentre Bruxelles resta trincerata nel silenzio. Il commissario al Commercio Maros Sefcovic, in missione…
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Ursula von der Leyen confidava in un'approvazione in Commissione entro il mese di marzo, si attende la riunione del primo aprile per sbloccare un emendamento cruciale, che dovrà essere validato da Parlamento e Consiglio europeo
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Nuovo rinvio per una delle misure più attese del Piano d'Azione per il rilancio dell'auto europea, ovvero l'emendamento alla norma sulle emissioni che introduce un meccanismo di compliance pluriennale delle multe per lo sforamento dei limiti. Le modifiche devono essere adottate dal Collegio dei commissari tramite una procedura scritta, ma l'approvazione viene rinviata da giorni a causa di divergenze tra i membri: dopo lo slittamento di tre giorni fa, la scadenza per l'adozione era stata…
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Poco fumo e un assaggio di arrosto. Si possono riassumere così le decisioni della Commissione europea a sostegno dell’industria automobilistica. Il mese di confronto tra le parti in causa è servito principalmente per scongiurare le temutissime multe relative alle emissioni di CO2, che avrebbero pesato per 15-16 miliardi di euro sulle casse dei costruttori. Le nuove regole, invece, prevedono che le emissioni medie (93,6 g/km al posto degli attuali 115 g/km) vengano conteggiate in un triennio.
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, per venire incontro alle case automobilistiche basate nell'Ue, che rischiano altrimenti di dover pagare delle pesanti multe stimate complessivamente fino a 13-15 miliardi di euro.La presentazione della proposta di modifica del regolamento era stata prevista inizialmente per martedì scorso, 25 marzo, ma la procedura scritta era stata interrotta dalla Commissione a poche ore dall'approvazione per ragioni non ancora chiarite.
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Meno multe e più flessibilità alle case automobilistiche nel raggiungimento dei target sul taglio delle emissioni. La Commissione europea ha avviato la procedura per l'adozione da parte del collegio dei commissari europei dell'emendamento al regolamento sulle emissioni di Co2 di auto e furgoni. La modifica introduce una maggior tolleranza per i produttori rispetto ai target di taglio delle emissioni.
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BRUXELLES Dopo il rinvio di martedì, la Commissione europea ha aperto la procedura scritta per adottare l'emendamento al regolamento sulle emissioni CO2 di auto e furgoni, che punta a concedere più flessibilità alle case automobilistiche nel raggiungimento dei target di taglio delle emissioni, evitando così l'imposizione delle multe al via da quest'anno per chi non si adegua. Lo si apprende a Bruxelles.
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La nuova normativa sulle emissioni di CO2 in Ue, che prevede multe per i costruttori che non riusciranno ad adeguare la propria gamma di vetture ai limiti fissati, continua a far discutere. Vari esponenti dell'industria automotive hanno espresso un parere contrario al meccanismo di multe che rischia di diventare un vero e proprio autogol per le aziende che producono auto in Europa, avvantaggiando i produttori di auto elettriche cinesi, nonostante i dazi voluti dall'Ue nei mesi scorsi.
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Da una parte, il plauso di Federauto, la Federazione dei concessionari, attraverso il suo presidente Massimo Artusi, per l’impegno del premier Giorgia Meloni "nel perseguire, davanti ai suoi omologhi nel recente Consiglio Ue, una decarbonizzazione dei trasporti all'insegna di una neutralità tecnologica improntata al pragmatismo e alla concretezza". Il che significa insistere sulla considerazione dell’importanza dei biocarburanti, insieme alla centralità del trasporto pesante, entrambi gravemente…
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Perché l’Europa continua a “dimenticare” di mettere, nero su bianco, nei propri documenti un riferimento chiaro e definitivo sull’impiego di biocarburanti nel trasporto pesante? Sono sempre più le persone che si stanno ponendo questa domanda. E fra loro c’è anche il presidente di Federauto Massimo Artusi, che per non lasciare spazio a interpretazioni il proprio pensiero in proposito ha deciso di scriverlo, in un comunicato stampa diffuso all’indomani dell’invito…
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L'apertura della Commissione Europea alla possibilità di concedere più tempo alle case automobilistiche per rispettare i nuovi e più stringenti limiti sulle emissioni di CO2 era stata apprezzata dall'industria automotive europea. Le associazioni del settore come ACEA, avevano spinto molto affinché Bruxelles trovasse una via per evitare ai costruttori multe pesantissime. Per arrivare ad offrire questa maggiore flessibilità, la Commissione aveva promesso in tempi rapidi uno specifico…
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Continua il tira e molla della Commissione Ue sui temi automotive, accrescendo in questo modo incertezza e preoccupazioni nel settore. L'unico fatto concreto annunciato lo scorso 5 marzo nel Piano d'azione di Ursula von der Leyen, ovvero l'emendamento che concede lo slittamento di tre anni delle multe ai danni dei costruttori, ieri non ha ricevuto l'ok previsto da parte di Bruxelles. Sul tavolo c'è la concessione di una maggiore flessibilità alle case automobilistiche nel raggiungimento dei nuovi severi obiettivi di taglio delle emissioni di…
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BRUXELLES – Slitta lo stop alle multe per le case automobilistiche che nel 2025 non raggiungono gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti. Ieri era il d-day, il giorno in cui con procedura scritta la Commissione avrebbe dovuto approvare l’emendamento al regolamento che stabilisce le sanzioni. Iniziativa frutto anche del dialogo avviato con i costruttori. Ma tutto è stato rinviato di …
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Il mercato auto in Europa segna un lieve calo del 3,1% rispetto al 2024 ed una contrazione più forte del 16,2% sul 2019. Il primo bimestre archivia una flessione del 2,6% che riflette le dinamiche contrastanti tra i principali mercati europei: la Spagna rimane l’unico mercato in crescita (+11%) fra i 5 Major Market europei, che sono tutti negativi, sia pure con andamenti differenziati che vanno dal -0,7% della Francia e -1,0% del Regno Unito alle perdite molto più consistenti di…
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L’industria automobilistica europea è giunta a un punto di svolta cruciale. Se la svolta ne decreterà la fine della crisi o la sua fine, è ancora presto per dirlo. Il settore automobilistico in Europa contribuisce con 1 trilione di euro al PIL e dà lavoro a 13 milioni di persone. Ma l’elettrico è una sfida che presenta ormai più ostacoli che vittorie. Per questo motivo, l’Unione Europea ha deciso di intervenire con un ambizioso Piano d’azione per l’automobile, presentato ufficialmente il 5 marzo 2025 dalla Commissione Europea.
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