Ancodis: il timore delle gabbie salariali per i docenti ingabbiati nelle fasce di anzianità di servizio. Altro argomento di distrazione di massa? Sta suscitando un acceso dibattito il provvedimento della Lega, con parere favorevole del Governo, che prevede la differenziazione degli stipendi degli insegnanti sulla base del luogo di servizio e del diverso costo della vita nelle…
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“La questione della retribuzione degli insegnanti ritengo sia un tema di carattere nazionale che attiene al contratto collettivo nazionale che deve avere un ruolo primario in termini di riconoscimento salariale. Per quanto riguarda i costi della vita relativi alle città metropolitane e in particolare le aree del Nord è evidentemente un tema all’attenzione anche del sindacato perché il fenomeno del precariato che si sposta da sud a nord è un fenomeno molto diffuso.
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Bonus sullo stipendio per chi insegna al Nord e nelle grandi città Il Governo ha approvato la proposta di attuare un bonus, tradotto in un aumento di stipendi, ai docenti che vivono al Nord ed in generale nelle grandi città. La proposta della Lega è stata subito approvata alla camera durante la discussione sul salario minimo. In particolare, come riporta Il Messaggero, il Governo, tramite il sottosegretario Durigon, recita: “Lo stipendio unico nazionale può…
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Sta facendo molto discutere la manovra politica presentata dalla Lega in merito agli stipendi degli insegnanti, che diventerebbero più alti nelle regioni in cui si registra un maggiore caro vita. I sindacati hanno espresso il proprio dissenso, sostenendo che il Paese non deve essere diviso, ma che occorre lavorare per arrivare ad un incremento delle retribuzioni per tutti i lavoratori della scuola.
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"La Camera ha approvato un ordine del giorno presentato dalla Lega che prevede retribuzioni diversificate per i dipendenti pubblici a seconda del costo della vita di ciascuna regione. Il centro destra, con il consenso del governo, non contento dello spettacolo vergognoso offerto al Paese con l’affossamento del disegno di legge sul salario con un blitz notturno ha messo per l’ennesima volta nero su bianco che auspica l’introduzione delle gabbie salariali e che dunque gli insegnanti del…
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– Il dibattito sulle gabbie salariali è tornato al centro dell'attenzione dopo la recente bocciatura del salario minimo alla Camera. Secondo questo sistema, più alto è il costo della vita, più elevato è lo stipendio e viceversa. Questo implicherebbe che, a parità di mansione, i lavoratori del centro-nord Italia percepirebbero una retribuzione superiore rispetto ai colleghi del sud. Tale approccio potrebbe favorire i consumi al centro-nord, dove il costo della vita attuale frena gli acquisti…
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“L’ordine del giorno presentato dalla Lega in questi giorni alla Camera dei deputati riguardo le retribuzioni del pubblico impiego, riguarda tutto il mondo del lavoro. Si tenta di passare dal principio dell’uguale per tutti a quello della proporzionalità su base geografica, cioè pensano di diversificare le retribuzioni nel nostro paese, così come esisteva nel dopoguerra”. Inizia così la nota del segretario generale Fiom Cgil Toscana, Massimo Braccini.
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Prima considerato un cavallo di battaglia esclusivo della Lega, l'opinione sulla questione sembra ora condivisa dalla maggioranza: le retribuzioni dei dipendenti pubblici e privati dovrebbero essere adeguate al contesto geografico in cui risiedono. Questo non implica una modifica degli stipendi di base, bensì un'analisi delle voci retributive, delineando una sorta di modularità che può essere descritta giornalisticamente come "gabbie salariali".
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Ancodis: il timore delle “gabbie salariali” per i docenti ingabbiati nelle fasce di anzianità di servizio. Altro argomento di distrazione di massa? Di inviato da ANCODIS – Sta suscitando un acceso dibattito il provvedimento della Lega, con parere favorevole del Governo, che prevede la differenziazione degli stipendi degli insegnanti sulla base del luogo di servizio e del…
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Quasi tutti i giornali hanno ripreso l’ordine del giorno varato dal Governo con cui si vogliono rinverdire le gabbie salariali. Su la Stampa, Chiara Saraceno esordisce con un titolo che chiarisce tutto e sul quale anche noi ci eravamo intrattenuti: “Le gabbie salariali e quell’insana voglia di dividere il paese”, e che così inizia il pezzo: “Mentre il governo ha bloccato la proposta di salario minimo presentata dalle opposizioni sale la voglia di tornare a una…
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L’opposizione e il sindacato, questa volta unito, le ha già ribattezzate nuove gabbie salariali, per indicare la differenziazione degli stipendi su base territoriale in relazione al costo della vita abolita a suon di scioperi alla fine degli anni Sessanta. La maggioranza, invece, propone di non toccare le retribuzioni contrattuali a livello nazionale, ma di prevedere voci aggiuntive per i lavoratori (con particolare riferimento agli insegnanti) che operano e vivono in aree, principalmente…
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I sindacati della scuola respingono con forza l’idea della maggioranza di Governo di introdurre, con un ‘ordine del giorno già approvato e un disegno di legge che ha appena avviato il suo iter, gli stipendi dei docenti maggiorati solo nelle regioni dove la vita è oggettivamente più cara: contro le cosiddette ‘gabbie salariali’, i rappresentanti dei lavoratori si dicono pronti a mobilitarsi e…
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L'idea è che bisognerebbe pagare di più i dipendenti che vivono in zone in cui il costo della vita è più alto. Cosa che però finirebbe per aiutare le Regioni del Nord, come avvenuto con le gabbie salariali. Fino a poche settimane fa era solo una proposta della Lega, ma ora è diventata un impegno del governo Meloni (anche se solo formale).
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Prima era un cavallo di battaglia solo della Lega . Ora tutta la maggioranza sembra d’accordo: le retribuzioni dei dipendenti pubblici e privati dovranno essere adeguate al luogo in cui vivono. Questo non vuole dire toccare gli stipendi di base ma lavorare sulle voci, una sorta di modularità che si può tradurre giornalisticamente in “gabbie salariali”, anche se dai partiti di maggioranza si tiene ben a distanza questo concetto netto.
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Più soldi ai docenti nelle Regioni dove la vita è più cara, Anief: sarebbe uno smacco Di “Differenziare gli stipendi dei docenti in base alle Regioni dove la vita è più cara non è corretto, perché sarebbe uno smacco nei confronti di quelli che insegnano in condizioni altamente difficili in altre zone d’Italia. Quello che si può fare, invece, è introdurre delle indennità dovute alle trasferte, alle difficoltà del territorio, al grado di dispersione, alla presenza di…
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Il risalto che i media nazionali, generalisti e specializzati, da Repubblica a Orizzonte Scuola, hanno dato alle parole del sindaco Fiorita sugli stipendi degli insegnanti dimostra che il governo cittadino e il nostro Movimento tengono i riflettori ben accesi sul mondo della scuola e lo fanno con ragioni più che fondate. Lo scrive in una nota il movimento Cambiavento. La proposta leghista di far rivivere sostanzialmente le famigerate “gabbie…
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Nei prossimi giorni gli insegnanti italiani potranno vedere online il proprio cedolino stipendiale che, grazie alla Lega e a questo Governo, avrà una cifra finale maggiore rispetto al passato, tra indennità di vacanza contrattuale, arretrati e base stipendiale rinnovata. Il prossimo anno ci sarà il rinnovo del contratto, grazie a uno stanziamento in legge di Bilancio per il pubblico impiego di ben 5 miliardi di euro.
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Stipendi docenti differenziati, l’economista Ichino: “Oggi un prof che risiede a Milano guadagna il 34% in meno di chi vive a Ragusa. Sì a paghe a pari potere d’acquisto” Di L’approvazione alla Camera di un ordine del giorno, proposto dalla Lega, ha suscitato intense discussioni. L’ordine del giorno impegna il governo italiano a introdurre…
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Dopo la bagarre sul salario minimo, è stato approvato un ordine del giorno della Lega, che ha contribuito ad agitare le acque, alimentando il botta e risposta tra maggioranza e opposizioni. Il provvedimento, firmato da Andrea Giaccone, propone di introdurre una quota variabile di stipendio pubblico, in particolare per quello degli insegnanti, che va calcolata in base al “luogo di attività”. In pratica, la proposta è quella di differenziare le retribuzioni in base al…
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Nel mondo della scuola non più stipendi uguali per tutti ma potere d'acquisto uguale per tutti. E quindi più soldi a chi deve affrontare un costo della vita maggiore. Tradotto, stipendi più alti per gli insegnanti che vivono e…
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Per la serie qualche volta ritornano. Con un ordine del giorno approvato dalla Camera dei deputati, si ipotizza la reintroduzione delle “gabbie salariali” per il pubblico impiego, partendo dagli insegnanti. Il che vorrebbe dire, semplificando, più soldi ai professori e docenti del Nord in relazione a un costo della vita più alto. Un discorso peraltro affrontato mesi fa dal ministro dell’Istruzione Valditara che aveva parlato di retribuzioni più…
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