Nuove Regole per la Tutela dei Lupi, L'Ue Modifica la Direttiva Habitat

- GROSSETO – Cambiano le regole per la tutela del lupo. La presidente del Comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli, insieme agli allevatori, ha accolto con favore le modifiche apportate dall’Unione europea. Dopo anni di battaglie contro le predazioni e la presenza dei lupi nelle zone destinate alla pastorizia, finalmente una buona notizia: l’Ue ha deciso di modificare la direttiva Habitat nei confronti del lupo, investito di sacralità da una visione ideologica e ambientalista europea.

Il lupo torna un po' più cattivo, ma solo per fastidi economici. La storia del lupo e dell'agnello è più antica della Bibbia. Non ha ragioni e non ha morali. È predatore e preda. È sopravvivenza, dell'uno e della specie. La fine dell'equilibrio arriva con l'uomo, che ci mette la paura, la legge e i soldi. Il lupo è il nemico che non si è convertito. È il canide che ha rifiutato l'alleanza. È il branco che non si è arreso, quello che non è stato addomesticato. Il lupo è il buio dove trasferire la parte selvaggia.

A Bruxelles, il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l'Ue (Coreper) ha sostenuto a maggioranza qualificata, con due paesi contrari e quattro astenuti, una proposta avanzata dalla Commissione europea a dicembre scorso. La proposta mira a modificare lo status di protezione dei lupi nella legislazione comunitaria, consentendo più "flessibilità" alle autorità competenti nella gestione dei crescenti "conflitti con le attività umane", in particolare l'allevamento, in certe regioni, dovuti all'aumento della popolazione di questi animali.

Mercoledì 25 settembre, il Consiglio dell’Unione Europea si è pronunciato favorevolmente riguardo alla decisione di abbassare il regime di tutela del lupo, portandolo da "particolarmente protetto" a "protetto".

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