Richiesta di test del capello per i partecipanti al rituale sciamanico

La morte di Alex Marangon, un giovane di Marcon (Venezia), continua a sollevare dubbi e domande. Marangon è scomparso la notte del 30 giugno a Vidor (Treviso), dove partecipava a riti sciamanici. Il suo corpo è stato ritrovato due giorni dopo sul greto del fiume Piave, qualche chilometro più a valle.

Durante la "Festa del Sol del Putamayo", un rito sciamanico tenutosi all'abbazia di Santa Bona a Vidor, si sospetta che qualcuno abbia assunto un decotto all'ayahuasca o forse una sostanza psichedelica diversa, capace di generare allucinazioni molto forti. Gli avvocati della famiglia di Marangon ritengono che tra i venti partecipanti alla riunione si nasconda l'assassino del ragazzo.

I legali della famiglia di Marangon hanno chiesto che venga effettuato l'esame del capello a tutti i partecipanti al rito. Questo esame è l'unico che, anche a distanza di tempo, può determinare se siano state assunte sostanze stupefacenti o psicotrope e di quale tipo. Le indagini sono in attesa dell'esito degli esami tossicologici eseguiti sul corpo del giovane per stabilire se Alex fosse lucido o meno nel momento in cui si è allontanato dagli altri partecipanti.

La versione dei testimoni non convince. L'attendibilità dei loro racconti è messa in dubbio, poiché potrebbero avere assunto sostanze che ne hanno alterato le facoltà mentali. Gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza su questa tragica vicenda. I partecipanti al rito hanno riferito di aver cercato Alex per ore senza trovarlo prima di chiamare i soccorsi.

I genitori di Alex Marangon hanno chiesto che venga effettuato l'esame del capello a tutti i partecipanti al raduno spirituale. Questo test può accertare o smentire l'assunzione di sostanze stupefacenti anche a distanza di tempo e determinare di che tipo di sostanze si sia fatto uso. La richiesta è stata avanzata nel tentativo di fare luce sulla misteriosa morte del loro figlio.

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