L'Inter e la disinformazione alla Commissione antimafia

- L'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, che ha portato all'arresto di 19 ultras nella mattinata di lunedì, continua a rivelare dettagli inquietanti. I pubblici ministeri della Dda di Milano, Paolo Storari e Sara Ombra, hanno evidenziato come la Commissione comunale antimafia sia stata indotta in errore dall'Inter, sottovalutando il fenomeno degli ultras. Nella richiesta di custodia cautelare, i pm scrivono che ci fu una totale sottovalutazione del problema, anche da parte della Commissione comunale antimafia, indotta in errore dalle omissioni in malafede del club nerazzurro.

Il riferimento è alle audizioni dello scorso 15 marzo 2024, quando due responsabili dell'Inter furono ascoltati dalla Commissione antimafia del Comune di Milano. Durante queste audizioni, secondo quanto emerso, i rappresentanti del club avrebbero minimizzato la portata del problema, contribuendo così a una percezione distorta della situazione.

In parallelo, le intercettazioni hanno rivelato che i capi ultras del Milan avevano espresso il desiderio di avere Antonio Conte come allenatore del club rossonero. Conte, attualmente alla guida del Napoli, ha commentato la questione in conferenza stampa, affermando di non conoscere i capi ultras e di non aver avuto contatti con loro. Tuttavia, ha aggiunto che il gradimento dei tifosi non può che fargli piacere.

L'inchiesta ha svelato un quadro complesso di affari illeciti, violenze e pressioni sui club da parte dei capi ultras. I pm Storari e Ombra hanno sottolineato come la curva abbia utilizzato ogni mezzo per fare indebita pressione sull'Inter, evidenziando il potere e l'influenza dei responsabili delle tifoserie. Tra gli episodi citati, uno risale al 7 aprile 2023, al termine dell'incontro con la Salernitana, e mette in luce la capacità dei capi ultras di condizionare le dinamiche interne al club.

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