L'ombra della 'ndrangheta a Verona: un sistema di fatture gonfiate e scambio di voti

La città di Verona è stata recentemente al centro di un'indagine che ha rivelato un sistema di fatture gonfiate per un totale di 24 milioni di euro. Questo sistema avrebbe permesso la distribuzione dell'eccesso di denaro tra una serie di personaggi compiacenti e il riciclaggio di denaro della 'ndrangheta.

L'indagine ha preso avvio dalle parole di un pentito, Domenico Mercurio, che si è presentato negli uffici della Direzione investigativa antimafia di Padova. Mercurio ha rivelato di aver partecipato alla 'ndrangheta nel senso che l'ha favorita arricchendo il suo patrimonio economico. Nonostante non fosse affiliato, una volta che ha iniziato a lavorare con loro, è stato considerato parte della famiglia.

Mercurio ha inoltre detto di aver consegnato soldi per la campagna elettorale di Tosi. Queste accuse hanno gettato una nuova luce sulle relazioni tra la politica locale e la 'ndrangheta.

Durante la puntata del 23 giugno, l'ultima della stagione, Ranucci ha affrontato vari argomenti: dalla sanità alla politica, dalla 'ndrangheta ai Giochi olimpici. Il costo esorbitante delle Olimpiadi 2026 ha fatto esplodere la polemica, rivelando una possibile connessione tra gli enormi costi dell'evento e il sistema di fatture gonfiate.

L'indagine è ancora in corso e le accuse di Mercurio devono ancora essere verificate. Tuttavia, la scoperta di questo sistema di fatture gonfiate e il possibile coinvolgimento della 'ndrangheta nella politica locale rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia.

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