Polemiche e controversie sulla Zes unica

Le recenti polemiche sulla Zes Unica non sembrano placarsi. Il credito d'imposta, un incentivo fiscale per le imprese che effettuano investimenti nella Zes Unica, è al centro del dibattito. Il decreto dell'Agenzia delle Entrate, che regola l'assegnazione di questi fondi, ha suscitato reazioni negative da diverse parti, compreso il ministro Raffaele Fitto.

Il meccanismo di assegnazione delle risorse destinate al credito d'imposta è stato messo in discussione. Secondo il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il bonus fruibile si riduce al 17,6% della percentuale spettante prevista dalla norma. Questo significa che il contributo che le aziende riceveranno potrebbe essere molto inferiore a quanto previsto.

I commercialisti chiedono una revisione del meccanismo di assegnazione delle risorse. Sostengono che sia necessario prevedere per il credito effettivo una soglia minima oltre la quale non si dovrebbe scendere. Questa richiesta arriva dopo che l'Agenzia delle Entrate ha determinato in 17,6% la percentuale del credito d'imposta effettivamente fruibile dalle imprese che effettuano investimenti dal primo gennaio al 15 novembre 2024.

Il ministro Raffaele Fitto ha cercato di fare chiarezza sulla questione in un'informativa alla Camera. Ha spiegato che non c'è alcuna connessione tra il credito d'imposta e la Zes unica. Tuttavia, l'opposizione contesta questa affermazione, sottolineando le numerose incertezze ancora presenti.

In Calabria, la situazione è particolarmente tesa. Le 1.642 domande presentate per ottenere il credito d'imposta rischiano di non essere accolte a causa delle incertezze sul suo esatto ammontare. Questo potrebbe mettere a rischio gli investimenti previsti nella regione.

La questione del credito d'imposta nella Zes Unica è ancora aperta. Le polemiche continuano e le incertezze rimangono. Sarà importante monitorare gli sviluppi futuri per capire come questa situazione influenzerà le imprese e gli investimenti nel Mezzogiorno.