La nuova direttiva europea per la decarbonizzazione degli edifici

La recente direttiva europea sulla decarbonizzazione del patrimonio edilizio rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile. Questa direttiva, nota come Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), introduce una serie di misure volte a migliorare l'efficienza energetica degli edifici e a ridurre le emissioni di CO2.

I piani delineati dalla direttiva EPBD non solo devono essere realistici, ma devono anche facilitare l'accesso ai finanziamenti. Questo si traduce in una serie di misure, tra cui prestiti per l'efficienza energetica, incentivi fiscali, contratti di rendimento energetico, regimi finanziari basati sul risparmio e fondi destinati alle ristrutturazioni che garantiscono un livello minimo significativo di risparmi energetici.

Un elemento chiave della direttiva è l'obbligo per tutti i nuovi edifici di essere a zero emissioni a partire dal 2028 per gli edifici di proprietà pubblica, e dal primo gennaio 2030 per quelli privati. Questa mossa rappresenta un impegno significativo verso la riduzione dell'impatto ambientale del settore edilizio.

Nell'ambito degli sforzi per promuovere l'eco-sostenibilità, la direttiva prevede anche la proibizione dell'uso di caldaie a gas, inclusi i modelli a condensazione, a partire dal 2040. Questa decisione fa parte di una strategia più ampia di revisione del Regolamento Ecodesign 813/2013/UE, che stabilisce i requisiti per la progettazione e la vendita ecocompatibili dei sistemi di riscaldamento.

La direttiva avrà un impatto significativo sui proprietari di immobili, che dovranno adeguarsi ai nuovi obblighi imposti dall'Europa. Nonostante le possibili preoccupazioni legate ai costi, è importante sottolineare che queste misure rappresentano un investimento nel futuro del nostro pianeta.

Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha affrontato la questione durante un convegno dedicato alla tutela e promozione dei diritti immobiliari. Ha sottolineato l'importanza di cambiare la normativa sulle case green, favorendo gli incentivi piuttosto che imporre diktat. Questo approccio potrebbe facilitare l'adozione delle nuove misure da parte dei proprietari di immobili.

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