Il crollo della borsa giapponese e le sue implicazioni globali

- Lunedì 5 agosto, la borsa giapponese ha subito un crollo improvviso, con l'indice Nikkei 225 che ha perso quasi il 13%, il calo più grave dalla crisi dei mercati orientali del 1987. Questo evento ha scatenato un'ondata di paura che si è diffusa rapidamente in tutto il mondo. Nei giorni successivi, tuttavia, la situazione si è stabilizzata, con il Nikkei che ha recuperato il 10% il giorno successivo.

Il crollo è stato attribuito a una serie di fattori contingenti, tra cui il peggioramento del sentiment nel settore manifatturiero e i dati sull'occupazione peggiori del previsto. Questi fattori hanno alimentato i timori che la Federal Reserve stia rimanendo indietro nel fornire stimoli a un'economia in rallentamento. Inoltre, i deludenti dati sul sentiment, come gli indici PMI, e ulteriori prove di un'economia tedesca in difficoltà hanno sollevato preoccupazioni sulla sostenibilità della ripresa nell'area dell'euro.

Il crollo della borsa giapponese ha avuto ripercussioni immediate sui mercati globali. Tuttavia, nei giorni successivi, la situazione si è attenuata e i mercati giapponesi hanno mostrato segni di ripresa. Il 7 agosto, lo yen si è indebolito di oltre il 2% dopo che la Bank of Japan ha dichiarato che non avrebbe aumentato i tassi finché i mercati fossero stati instabili.

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