Il Senato approva la stretta sulle intercettazioni

- ROMA - Il Senato ha approvato con 83 voti favorevoli, 49 contrari e un astenuto il disegno di legge presentato dal senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, che limita la durata delle intercettazioni a 45 giorni. La norma prevede che le intercettazioni possano essere prorogate solo in presenza di elementi specifici e concreti, escludendo i reati di mafia e terrorismo. La maggioranza, compatta con Italia Viva, ha sostenuto la misura, mentre l'opposizione, composta da parlamentari del centrosinistra e magistrati, ha espresso preoccupazione per il rischio di compromettere migliaia di inchieste.

Il provvedimento, approvato in meno di due ore, introduce paletti agli investigatori, limitando la possibilità di intercettare oltre i 45 giorni, salvo emergano elementi tali da motivare la richiesta di proroga. La norma, che ha suscitato reazioni contrastanti, è stata criticata dal presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, il quale ha dichiarato che si tratta di un piano per indebolire la lotta alla criminalità. Tuttavia, la maggioranza ha difeso la misura, sostenendo che essa garantisce un equilibrio tra le esigenze investigative e la tutela dei diritti individuali.

In questo contesto, il dibattito sulla giustizia si è acceso, con il governo Meloni e il suo Guardasigilli al centro delle polemiche. La stretta sulle intercettazioni e gli arresti ha sollevato interrogativi sulla capacità delle autorità di contrastare efficacemente il crimine organizzato e il terrorismo. Nel frattempo, a Palermo, la Lega si prepara a scendere in piazza per esprimere solidarietà a Matteo Salvini, sotto processo per il caso Open Arms.

La nuova normativa rappresenta un cambiamento significativo nel panorama giuridico italiano, con implicazioni potenzialmente rilevanti per il futuro delle indagini e della lotta alla criminalità.

Approfondimenti:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo