L'ascesa di Orban e il suo impatto sull'Europa

Viktor Orban, il premier ungherese, ha recentemente assunto un ruolo di rilievo nel panorama europeo. Non solo è il presidente di turno dell'Unione europea, ma ha anche sconvolto l'Europa in soli quattro giorni con una serie di mosse politiche audaci.

Orban ha iniziato la sua settimana di attività politica incontrando il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. Successivamente, ha volato a Mosca per stringere la mano al presidente russo, Vladimir Putin. Queste visite hanno suscitato molte domande sulla direzione che Orban intende prendere per l'Unione europea.

Forse la mossa più concreta e influente di Orban è stata la fondazione di un nuovo gruppo all'Europarlamento, i Patrioti per l'Europa. Questo passo ha segnato la sua uscita dai Conservatori e Riformisti europei (ECR), il raggruppamento guidato da Giorgia Meloni. Inoltre, ha attratto forze di destra in ascesa come la spagnola Vox e gli olandesi di Libertà, guidati da Geert Wilders.

Le azioni di Orban hanno messo in evidenza alcuni problemi nell'Unione Europea. Il suo viaggio a Mosca, senza mandato e senza avvertire nessuno, ha reso palese uno dei tanti problemi che minano l'ordinamento europeo. Un capo di governo che per un semestre ha il ruolo di rappresentare l'Unione, a quanto pare, può decidere ciò che vuole senza incorrere in sanzioni.

Con Orban alla presidenza di turno del consiglio dell'Unione europea, Giorgia Meloni non ha molte alternative se non quella di votare per Ursula von der Leyen, schierarsi assieme al Partito popolare europeo e tentare di avere uno spazio nella coalizione che nascerà attorno alla fiducia per la nuova presidente della commissione europea. Questo potrebbe significare tagliare il legame con la destra estrema che guarda a Orban e non a lei. L'ascesa di Orban e le sue mosse politiche audaci continuano a plasmare il panorama politico europeo.

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