Israele colpisce Hezbollah e Hamas: tensioni in Medio Oriente

Nell'arco di 24 ore, Israele ha condotto due attacchi mirati che hanno scosso il Medio Oriente. A Beirut, un raid ha ucciso Fuad Shukr, uno dei leader militari di Hezbollah. Nella stessa notte, a Teheran, è stato assassinato Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, durante una visita per la cerimonia d'inaugurazione del nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian.

L'uccisione di Haniyeh ha sollevato la minaccia di una risposta iraniana. Dall'aprile scorso, quando il mondo ha assistito a uno scambio di missili tra Tel Aviv e Teheran, la tensione nella regione non è mai stata così alta. L'Iran ha diverse opzioni per rispondere, tra cui un attacco con missili e droni o un'azione diretta dal proprio territorio.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele è circondato su sette fronti e che chiunque uccida cittadini israeliani pagherà un prezzo molto alto. Netanyahu ha sottolineato la determinazione di Israele a opporsi a tutte le minacce, vicine e lontane.

L'assassinio di Haniyeh potrebbe avvicinare un conflitto di terra tra Israele e i suoi nemici. La situazione rimane tesa e imprevedibile, con il rischio di una deflagrazione regionale sempre più concreto.

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