Bebe Vio: Un simbolo del movimento paralimpico

Bebe Vio, l'icona del movimento paralimpico italiano, ha sfilato con un abito di piume durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi il 26 luglio scorso. Unica italiana sul palco, ha definito l'evento "la cerimonia sbagliata", ma nella sua vita c'è ben poco di sbagliato. La sua forza di carattere, lo spirito e il talento sportivo l'hanno resa una figura di riferimento.

Dopo aver trascorso alcuni giorni rilassanti al mare, Bebe Vio è tornata a casa per prepararsi alla partenza per Parigi. A 24 ore dall'inizio delle Paralimpiadi, ha condiviso su Instagram le sue emozioni contrastanti: da un lato la tensione e la sensazione di non essere pronta, né fisicamente né tecnicamente, dall'altro l'entusiasmo e la determinazione.

La Nazionale azzurra di scherma paralimpica è partita questa mattina dall'aeroporto di Fiumicino alla volta di Parigi. Il gruppo, composto da dieci atleti qualificati, è guidato dal coordinatore del settore paralimpico Dino Meglio e dai responsabili d'arma Marco Ciari per la sciabola, Francesco Martinelli per la spada e Simone Vanni per il fioretto.

Bebe Vio, già protagonista durante la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici come modella, sarà ora al centro dell'attenzione sulla pedana del Grand Palais per le gare di scherma paralimpica. La 27enne veneta punta a conquistare il suo terzo oro individuale consecutivo nel fioretto, consolidando ulteriormente il suo status di icona dello sport paralimpico.

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