Nuova legge per ridurre le liste d'attesa in Italia

La Camera ha dato il via libera al decreto sulle liste d'attesa. Il testo, approvato con 171 sì e 122 no, è ora legge. Questa nuova normativa prevede, tra l'altro, l'istituzione presso l'Agenas di una piattaforma nazionale per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni.

L'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) ospiterà la Piattaforma nazionale per le liste d'attesa. Questo strumento sarà utilizzato dal ministero della Salute per conoscere i tempi di attesa delle prestazioni, Regione per Regione.

Nonostante l'approvazione, ci sono state critiche alla legge. Bonetti (Azione) ha dichiarato: "Quando questo decreto è stato approvato, agli inizi di giugno, eravamo nel pieno della campagna elettorale delle europee ed era stato raccontato come la panacea di tutti i mali della sanità italiana. Peccato che con il decreto, già entrato in vigore, nulla è cambiato. Lo sa anche il ministro che è un medico, un tecnico e conosce bene la macchina della sanità: questo decreto non risolverà e non azzererà le liste d'attesa nel nostro Paese perchè mancano risorse adeguate, quelle stanziate in legge di bilancio sono del tutto insufficienti".

Migliore (Fiaso) ha sottolineato l'importanza di lavorare con più determinazione per migliorare l'appropriatezza delle richieste di visite ed esami specialistici. Ha chiesto strumenti utili per governare l'offerta e verificare l'equità d'accesso, in modo da garantire a tutti i cittadini i servizi di cui hanno bisogno, evitando gli sprechi e migliorando il livello di salute della popolazione.

Tra le novità, arriva la piattaforma nazionale per le liste d'attesa e i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato. Questo rappresenta un passo avanti indispensabile per l'Italia, ma non basta. È necessario continuare a lavorare per migliorare l'appropriatezza delle richieste di visite ed esami specialistici.

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