Rivoluzione nelle classifiche universitarie italiane: Bologna perde il primato, Padova e Luiss emergono

L'Università di Bologna, che ha dominato la classifica Censis delle università italiane per gli ultimi 15 anni, ha perso il suo primato. Quest'anno, l'Alma Mater è scivolata al secondo posto con un punteggio di 87,5, superata dall'Università di Padova che ha raggiunto un punteggio di 89,5.

L'Università di Padova ha superato la sua eterna rivale, l'Università di Bologna, diventando la leader tra i mega atenei con più di 40.000 iscritti. Questo cambiamento segna una svolta significativa nella classifica delle università italiane.

Nel frattempo, la Luiss Guido Carli si è affermata come la migliore università non statale di grandi dimensioni, entrando per la prima volta in questa categoria e conquistando immediatamente il primo posto. La Luiss ha ottenuto un punteggio medio di 96, eccellendo in tutti e cinque gli indicatori monitorati dal Censis: servizi, borse di studio, strutture, comunicazione e servizi digitali, e livello di internazionalizzazione.

Tra gli atenei di media dimensione, l'Università di Sassari si è distinta, conquistando il terzo posto con un punteggio complessivo di 91,7. L'ateneo sassarese ha ottenuto il primato nell'indicatore "strutture", con un punteggio di 110, evidenziando l'efficace rapporto tra i posti aula, le biblioteche e i laboratori disponibili rispetto al numero di iscritti.

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