Tensioni in Medio Oriente e Impatti sui Mercati Finanziari

- Wall Street ha aperto la seduta del 2 ottobre in ribasso, influenzata dall'escalation delle tensioni in Medio Oriente. Israele ha avviato un'operazione di terra in Libano, in risposta agli attacchi missilistici del gruppo militante Hezbollah, sostenuto dall'Iran. Questa situazione ha generato incertezza tra gli investitori, che hanno preferito indirizzare i loro acquisti verso asset difensivi, come oro, valute rifugio e titoli di Stato.

I mercati azionari, che avevano registrato guadagni generalizzati nel secondo trimestre, sono ora oggetto di realizzi. Le borse europee mostrano un andamento incerto a metà seduta, con Milano in calo dello 0,35% e Francoforte dello 0,26%, mentre Londra e Parigi resistono sopra la parità con incrementi rispettivamente dello 0,21% e dello 0,1%.

Nel comparto della difesa, gli acquisti continuano a crescere, mentre i prezzi del greggio salgono del 3,27%, raggiungendo i 72,11 dollari al barile. Al contrario, il prezzo del gas è in calo dell'1,04%, scendendo sotto i 39 euro al MWh, grazie alla ripresa delle attività di tre impianti in Israele.

Negli Stati Uniti, secondo le stime dell'Automatic Data Processor, a settembre sono stati registrati 143 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato. Tuttavia, l'incertezza geopolitica ha prevalso, portando il Dow Jones a cedere lo 0,1%, l'S&P 500 lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,4%.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo