Superbonus, contributo ONLUS ed enti del Terzo settore ancora in stand by

- Il contributo per ONLUS e enti del Terzo settore, previsto dal decreto n. 39/2024, è ancora in attesa di attuazione. Questo decreto ha introdotto un fondo di 100 milioni di euro per il 2025, destinato agli interventi del superbonus in immobili utilizzati per le attività di queste organizzazioni. Tuttavia, non è ancora possibile fare richiesta delle somme, poiché manca il decreto attuativo necessario per sbloccare i fondi.

Nel frattempo, coloro che nel 2023 hanno conseguito un reddito inferiore a 15.000 euro possono richiedere un bonus aggiuntivo. Questo bonus, introdotto ad agosto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, permette di recuperare una parte significativa delle spese sostenute per interventi di miglioramento energetico, sisma bonus, installazione di impianti fotovoltaici o colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Tale misura rappresenta un'opportunità importante per chi deve affrontare spese legate a questi interventi.

È importante ricordare che il tempo per presentare la domanda per il superbonus sta per scadere. Solo pochi giorni rimangono per fornire i documenti necessari, e chi non li presenta rischia di perdere ogni beneficio. Negli ultimi anni, il settore dell'edilizia ha visto una vera e propria rivoluzione grazie agli incentivi fiscali, che hanno incentivato molte persone a ristrutturare le proprie abitazioni, migliorando l'efficienza energetica e la sicurezza sismica degli edifici.

L'Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato il modello attraverso cui si potrà inviare l'istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi 2024, detraibili al 70%. La pubblicazione del modello fa seguito al decreto del Ministero dell'Economia del 5 settembre, che dà attuazione alla misura prevista dal "salva-spese" (Dl 212 del 2023). Questa misura è pensata per tutelare i cittadini con i redditi più bassi, aiutandoli a sostenere le spese dei cantieri del superbonus che avevano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023.

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