Strage familiare a Nuoro, Roberto Gleboni uccide moglie e figli

- All'alba del 25 settembre, Nuoro è stata teatro di una tragedia familiare che ha sconvolto l'intera città. Roberto Gleboni, descritto da chi lo conosceva come una persona tranquilla, onesta e sempre disponibile, ha imbracciato una pistola calibro 7,65 e ha sparato alla moglie e ai suoi tre figli. La furia omicida di Gleboni ha lasciato dietro di sé una scia di morte e dolore, con la moglie Giusy Masetti, la figlia maggiore Martina e il figlio minore Francesco che hanno perso la vita.

Martina, la primogenita, stava per affrontare una giornata importante: avrebbe partecipato a una selezione per funzionari del settore amministrativo a Olbia. Laureata in Scienze dei servizi giuridici nel 2022, Martina stava proseguendo il suo percorso accademico con una laurea magistrale in Giurisprudenza. Il suo futuro promettente è stato tragicamente interrotto dalla follia del padre.

Il figlio quattordicenne di Gleboni, unico sopravvissuto alla strage, ha raccontato ai carabinieri di essersi salvato fingendosi morto. Ferito al volto, il ragazzo è riuscito a condurre i militari nelle stanze dove giacevano i corpi senza vita della madre, della sorella e del fratellino. "Sono tutti morti", ha detto ai carabinieri, ancora sotto shock per quanto accaduto.

La tragedia ha scosso profondamente la comunità di Nuoro, lasciando un vuoto incolmabile nelle vite di chi conosceva la famiglia Gleboni. Roberto Gleboni, l'autore della strage, è stato descritto come una persona insospettabile, il che rende ancora più difficile comprendere le ragioni di un gesto così estremo e violento.

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