Maxi tassa sulle sigarette per finanziare la sanità

- Una nuova proposta, sostenuta dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico, prevede l'introduzione di una maxi tassa di scopo da 5 euro per ogni pacchetto di sigarette venduto. L'obiettivo di questa misura è duplice: da un lato, disincentivare l'abitudine al fumo, che è la causa principale del 90% dei casi di tumore al polmone; dall'altro, raccogliere circa 13 miliardi di euro per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, attualmente in crisi.

Secondo i dati Istat del 2023, in Italia ci sono circa 10 milioni di fumatori, dei quali oltre 6 milioni hanno espresso il desiderio di smettere di fumare. Questo dato è significativo, poiché dimostra che una larga parte della popolazione è consapevole dei rischi legati al tabagismo e potrebbe essere incentivata a smettere grazie all'aumento del prezzo delle sigarette.

La proposta, che potrebbe essere inserita nella prossima Manovra attesa in Parlamento nelle prossime settimane, ha suscitato un acceso dibattito. Da un lato, vi sono coloro che sostengono che l'aumento del prezzo delle sigarette sia una misura efficace per ridurre il numero di fumatori e, di conseguenza, i costi sanitari legati alle malattie causate dal fumo. Dall'altro, vi sono le critiche della potente lobby del tabacco e dei 12 milioni di fumatori italiani, che vedono in questa tassa un ulteriore aggravio economico.

È interessante notare come, nonostante le leggi anti-fumo introdotte negli ultimi anni, il numero di fumatori in Italia rimanga elevato.

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