Alluvione in Emilia-Romagna, 20mila firme per la prevenzione

28/09/2024 - In Emilia-Romagna, una regione già duramente colpita da eventi climatici estremi, la recente alluvione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla gestione del territorio e alla prevenzione delle catastrofi naturali. Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e candidato alla presidenza della Regione, è stato soprannominato "mister cemento" per la sua gestione della città, che si colloca al secondo posto in Italia per incremento del consumo di suolo. Questo dato è particolarmente allarmante in una regione che si trova al quarto posto per consumo di suolo a livello nazionale.

La scorsa settimana, l'Emilia-Romagna è stata nuovamente colpita da un'alluvione, evento che ha portato alla raccolta di oltre 20.000 firme in pochi giorni attraverso tre petizioni lanciate su Change.org. Queste petizioni, intitolate "Pulizia Fiumi Emilia-Romagna", "Infrastrutture Alluvione Emilia-Romagna" e "Fermiamo Inondazioni Emilia-Romagna", chiedono risposte chiare e piani di prevenzione da parte della politica locale e nazionale. Gli autori delle petizioni si sono uniti per raccogliere le firme sotto un unico contatore, dimostrando un forte impegno collettivo per affrontare il problema.

Stefano Orlandini, professore ordinario di Costruzioni idrauliche all'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha sottolineato che alzare gli argini dei fiumi non è sufficiente. Alla luce del riscaldamento globale e dell'aumento delle piogge, è necessario un cambio di paradigma rispetto al passato. Orlandini ha spiegato che servono altri provvedimenti per prevenire future catastrofi, evidenziando l'importanza di una gestione più sostenibile e lungimirante del territorio.

Gli speaker di Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, hanno raccolto testimonianze da Castel Guelfo di Bologna, una delle zone colpite dall'alluvione. Le loro voci hanno contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla gravità della situazione e sulla necessità di interventi immediati e concreti.