Inquilini del Trivulzio a Milano temono lo sfratto

Gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio a Milano vivono in uno stato di incertezza e preoccupazione. Questo sentimento è stato esacerbato dalle recenti lettere di sfratto e dall'aumento del canone di affitto.

La situazione è particolarmente difficile per gli anziani che vivono nelle case del Trivulzio, molti dei quali soffrono di patologie e hanno difficoltà economiche. Questi inquilini hanno ricevuto la disdetta del contratto che scadrà nel 2025. La prospettiva di perdere la propria casa è una fonte di grande stress, soprattutto per coloro che considerano la loro abitazione un punto di riferimento fondamentale.

Gli inquilini del Trivulzio non sono vip, ma lavoratori e pensionati. Questo è il messaggio che i comitati di inquilini hanno voluto trasmettere durante un incontro tenutosi in via Bassi 22. La loro rabbia e preoccupazione sono palpabili. Temono che la creazione di un fondo immobiliare, al quale verrà destinato parte del patrimonio immobiliare del Trivulzio, possa portare alla perdita delle loro case.

Nonostante tra gli inquilini del Pio albergo Trivulzio ci sia anche il presidente dell’Inter Beppe Marotta, il 15% di chi abita negli alloggi della Baggina ha un reddito medio basso. Questo dettaglio è stato sottolineato durante una conferenza stampa organizzata dai sindacati degli inquilini del Pat in via Paolo Bassi al 22, stabile di proprietà della Baggina. Molti residenti hanno difficoltà economiche tali da rendere difficile anche il pagamento di un'automobile.

La situazione degli inquilini del Pio Albergo Trivulzio a Milano è complessa e delicata. La paura dello sfratto e l'incertezza sul futuro stanno creando un clima di tensione e preoccupazione. Gli inquilini sperano in una soluzione che rispetti i loro diritti e che tenga conto delle loro difficoltà economiche. Nel frattempo, continuano a far sentire la loro voce e a lottare per i loro diritti.

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