L'Unione europea condanna la censura russa sui media, ma l'Ungheria si oppone

L'Unione europea ha espresso la sua condanna contro la censura russa imposta ai mezzi d'informazione europei. Tuttavia, questa posizione non è stata unanime a causa dell'opposizione del governo ungherese.

L'Ungheria si è opposta a una risposta formale a nome di tutti i 27 Stati membri dell'Unione europea. Di conseguenza, il testo unitario che si voleva presentare a Mosca si è trasformato in una dichiarazione dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue.

La decisione delle autorità russe di imporre restrizioni a 81 media europei ha suscitato reazioni aspre in Europa. Queste restrizioni impediscono l'accesso televisivo e internet al territorio della Federazione Russa. Tra i media europei presi di mira figurano i siti di RAI, LA7, La Stampa e Repubblica, come spiega l'agenzia di stampa Ria Novosti. Anche i giornali tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, i quotidiani francesi Le Monde, La Croix e l'agenzia France Presse (AFP) oltre a Radio France Internationale sono stati colpiti.

L'Unione europea ha condannato il blocco che la Russia ha imposto a una ottantina di media europei, tra cui Repubblica, La Stampa, Rai e La7. La presa di posizione è arrivata con una dichiarazione dell'alto rappresentante Josep Borrell, diffusa dal portavoce per l'azione esterna Ue Peter Stano nel briefing quotidiano della Commissione. Tuttavia, l'Ungheria si è sfilata dalla condanna.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban si è opposto alla dichiarazione dell'Ue che condanna la censura dei media stranieri in Russia. Questa posizione ha suscitato sorpresa, dato che Orban è un alleato storico di Giorgia Meloni, leader del partito italiano Fratelli d'Italia, che ha recentemente sottolineato l'importanza dell'unità europea di fronte alle minacce esterne.

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