Il Romanista 26/10/2024
Una vittoria, se non celebrata, va sempre onorata anche quando la prestazione non è convincente. Per restare in corsa per la fase a eliminazione diretta dell’Europa League, la
Roma non aveva alternativa, doveva battere la Dinamo
Kiev. Lo ha fatto con il rigore di
Dovbyk, qualche consueta disattenzione difensiva, un
orrore di Le Feé da iscrivere forse al capitolo superficialità, la solita difficoltà a trasformare in rete occasioni anche clamorose.
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