Attacco hacker in Libano, esplodono in simultanea i cercapersone dei militanti di Hezbollah

- Un attacco hacker senza precedenti ha colpito Hezbollah, la milizia sciita libanese, causando l'esplosione simultanea dei cercapersone dei suoi membri in diverse località del Libano e in Siria. L'attacco, avvenuto martedì a mezzogiorno, ha provocato centinaia di feriti, tra cui l'ambasciatore iraniano.

Secondo fonti israeliane, l'attacco è stato condotto da Israele, che ha infiltrato la rete di comunicazione interna di Hezbollah. I cercapersone, recentemente acquistati, sono stati innescati da remoto, dimostrando la vulnerabilità della rete di sicurezza della milizia. Questo evento rappresenta un duro colpo per Hezbollah, che si trova ora a dover affrontare non solo le conseguenze immediate dell'attacco, ma anche la necessità di rivedere completamente la propria infrastruttura di comunicazione.

Gli ospedali libanesi sono in stato di emergenza, con numerosi appelli alla popolazione per donare sangue. La situazione è particolarmente critica a Beirut, nel quartiere di Dahiyeh, roccaforte di Hezbollah, dove si sono registrati molti dei feriti.

L'attacco arriva in un momento di crescente tensione nella regione, con Israele che ha intensificato le operazioni contro Hezbollah negli ultimi mesi. La campagna sistematica di eliminazione degli ufficiali della milizia sciita ha visto una serie di operazioni mirate, culminate in questo attacco hacker.

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