Giacomo Bozzoli, l'ergastolano in fuga: una storia di crimine e latitanza

Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, è attualmente irreperibile. La sua fuga ha scatenato una serie di domande sulla sua posizione giuridica e sulle possibili conseguenze per lui e per la moglie Antonella Colossi, che lo ha seguito.

Bozzoli è stato condannato in via definitiva per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario, avvenuto nell'ottobre 2015 nella fonderia di Marcheno, in provincia di Brescia. Nonostante la gravità della condanna, Bozzoli è riuscito a evadere, diventando un latitante. La sua fuga potrebbe aver avuto inizio almeno otto giorni prima della sentenza della Cassazione, che ha reso definitiva la condanna.

Antonella Colossi, moglie di Bozzoli, è con lui nella fuga. La coppia possiede una villa a Soiano, sul lago di Garda, e una galleria d'arte. La villa, con il suo patio, le porte da calcio e il grande prato all'inglese, è stata lasciata incolta da qualche settimana. Nonostante le ricerche dei carabinieri, né Bozzoli né la moglie sono stati trovati.

Secondo il suocero di Bozzoli, l'uomo potrebbe essere in Francia. Le telecamere hanno ripreso la sua Maserati Levante alle 5.51 del 23 giugno a Manerba, in provincia di Brescia, e due minuti più tardi a Desenzano. Queste informazioni potrebbero fornire indizi preziosi per la cattura di Bozzoli.

La fuga di Bozzoli potrebbe comportare gravi conseguenze legali. Secondo l'avvocato penalista Matteo Pellacani, potrebbe essere emesso un mandato d'arresto europeo nei suoi confronti. Anche la posizione di Antonella Colossi potrebbe cambiare, dato che ha deciso di seguire il marito nella fuga.

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