L'adesione dell'Ucraina alla NATO vista come una dichiarazione di guerra, secondo Dmitry Medvedev

L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo all'adesione dell'Ucraina alla NATO. Secondo Medvedev, tale mossa potrebbe essere interpretata come una dichiarazione di guerra. Ha inoltre suggerito che solo la prudenza da parte dell'Alleanza potrebbe evitare che il pianeta venga ridotto in pezzi.

Medvedev ha affermato che le azioni intraprese contro la Russia negli ultimi anni, che hanno portato all'espansione dell'alleanza, stanno portando la NATO a un punto di non ritorno. Ha inoltre dichiarato che l'adesione dell'Ucraina alla NATO sarebbe una dichiarazione di guerra e che la stessa Ucraina potrebbe non esistere più nel 2034.

Nel frattempo, Russia e Ucraina sono pronte a scambiare 90 prigionieri di guerra in un accordo facilitato dagli Emirati Arabi Uniti, come riportato da Bloomberg.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha inviato un piano per la pace al presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, affermando che l'Europa farebbe bene a uscire dal paradigma della guerra ad ogni costo.

Il Cremlino ha espresso la sua opinione sui rapporti che l'amministrazione Trump aveva portato avanti con la Russia. Il portavoce del presidente Putin, Dimitri Peskov, ha affermato che nonostante sotto Trump non sia stato fatto nulla di particolarmente buono per la Russia, al contrario, sono state introdotte sempre più restrizioni, c'era comunque un dialogo.

Il presidente del Consiglio europeo, Michel, ha scritto al leader ungherese Orban dopo gli incontri di Mosca, Pechino e Mar-a-Lago, apprezzando la mediazione di Orban.

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