Volatilità a Milano: le banche trascinano il Ftse Mib in calo

Il Ftse Mib, indice principale della Borsa di Milano, ha registrato una flessione dello 0,2%, attestandosi a 33.712 punti. Questo calo è stato principalmente influenzato dalle performance negative di Stm e Stellantis, che hanno rispettivamente guadagnato il 2,7% e perso il 2,4%.

Tra i titoli in calo a Piazza Affari, spiccano le banche. Mps ha ceduto l'1,4%, Banco Bpm l'1,3%, Popolare Sondrio lo 0,8%, Bper lo 0,6%, Intesa lo 0,5% e Unicredit lo 0,4%. Questa tendenza negativa delle banche ha contribuito alla volatilità dell'indice Ftse Mib.

Lo spread tra Btp e Bund è rimasto stabile a 135 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%. Questi dati riflettono la percezione del rischio associato agli investimenti in titoli di stato italiani rispetto a quelli tedeschi.

A livello internazionale, l'indice spagnolo IBEX-35 ha chiuso con un leggero ribasso dello 0,58% il 25 luglio. Nonostante questo, le implicazioni tecniche di medio periodo rimangono in chiave rialzista. Tuttavia, sul breve periodo si sta assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista, data la difficoltà a procedere oltre quota 11.209,7.

Negli Stati Uniti, i futures sui principali indici azionari di Wall Street mostrano un trend al rialzo, nonostante una sessione negativa per lo S&P 500 e il Nasdaq Composite. Questi due indici hanno perso rispettivamente lo 0,51% e lo 0,93%, confermando la peggiore sessione dal 2022. Al contrario, il Dow Jones e il Russell 2000 hanno beneficiato di una rotazione del mercato.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo