La latitanza di Matteo Messina Denaro: nuove rivelazioni emergono da Mazara del Vallo

Matteo Messina Denaro, il noto super latitante, è morto da quasi un anno, ma le indagini continuano senza sosta. Gli inquirenti stanno cercando di disvelare la fitta rete di fiancheggiatori e possibili nascondigli che hanno permesso a Denaro di rimanere latitante per trent'anni. Mazara del Vallo, una cittadina in provincia di Trapani, si rivela un luogo chiave in questa intricata storia.

Mazara del Vallo non è solo un luogo chiave, ma era anche un rifugio sicuro per Denaro. Il boss mafioso frequentava un complesso residenziale in via Castelvetrano, dove gli inquirenti hanno recentemente scoperto un garage trasformato in covo. La scoperta è stata possibile grazie al tracciamento del cellulare di Denaro, che il 31 ottobre 2022 è stato localizzato proprio in via Castelvetrano.

Il 18 luglio 2024, è stato arrestato il proprietario del garage di Mazara del Vallo, Giuseppe Di Giorgi, 49 anni. Di Giorgi è accusato di aver favorito la latitanza di Denaro, mettendo a sua disposizione il garage durante i suoi trent'anni di latitanza. La procura di Palermo ha disposto il fermo per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. A Di Giorgi viene anche contestato il reato di detenzione di arma illegale.

Le indagini continuano e la Dda di Palermo ipotizza l'esistenza di altri due garage contigui a Mazara del Vallo, forse usati per nascondere documenti, pizzini e soldi. Questi due box sono attualmente oggetto di perquisizioni da parte della polizia e del Ros, che cercano ulteriori elementi che possano far luce sulla trentennale latitanza di Matteo Messina Denaro.

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