Manifestazione contro il G7 Cultura a Napoli, studenti e attivisti in piazza

- A Napoli, il G7 della Cultura ha attirato non solo i ministri dei paesi più industrializzati del mondo, ma anche un gruppo di manifestanti decisi a far sentire la propria voce. Studenti, collettivi organizzati e centri sociali si sono radunati a Largo Berlinguer, per poi percorrere via Toledo fino a poche centinaia di metri da Palazzo Reale, dove si svolgeva il vertice.

I manifestanti, circa cinquanta, hanno srotolato un tappeto rosso per contestare quella che hanno definito una "passerella politica con l’obiettivo di svendere i beni culturali italiani". La protesta è stata pacifica, ma determinata, con cori contro il neo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il governo Meloni.

Il G7 della Cultura, che ha visto l'esordio del ministro Giuli, è stato definito un successo dallo stesso ministro, che ha sottolineato l'importanza dell'Italia nel campo culturale e il suo primato mondiale per siti iscritti nelle liste del patrimonio Unesco. Durante il vertice, si è discusso anche di intelligenza artificiale, considerata un'opportunità ma anche un rischio per artisti, creativi e operatori culturali.

La manifestazione contro il G7 Cultura ha messo in luce il malcontento di una parte della popolazione nei confronti delle politiche culturali del governo. Gli attivisti hanno espresso la volontà di fermare quelle che definiscono "politiche belliciste" e hanno annunciato una nuova mobilitazione per il 19 ottobre.

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