Omicidio-suicidio a Tarzo, la tragedia di Giancarlo Gaio e Cesira Bianchet

- Un dramma familiare ha sconvolto la tranquilla località di Colmaggiore di Sopra, frazione di Tarzo, in provincia di Treviso. Giovedì 26 settembre, Giancarlo Gaio, 89 anni, ha ucciso la moglie Cesira Bianchet, 82 anni, con due colpi di pistola, per poi togliersi la vita. Il tragico evento, che ha lasciato la comunità locale in stato di shock, sembra essere stato scatenato dal dolore per la perdita della figlia, avvenuta quattro anni fa.

Secondo quanto riportato da Dino Tomasi, gestore del bar Zuanella situato di fronte alla casa dei coniugi Gaio, la sera precedente all'omicidio-suicidio si erano udite delle urla provenire dall'abitazione della coppia. Intorno alle 19:30, Tomasi ha sentito un acceso litigio tra marito e moglie, segno di una tensione che covava da tempo. La mattina successiva, il genero della coppia, Graziano Fogli, ha trovato i corpi senza vita dei suoceri nella loro abitazione.

Sul tavolo della cucina, Giancarlo Gaio ha lasciato uno scritto che sembra spiegare le ragioni del suo gesto estremo. Il pubblico ministero Gabriella Cama ha disposto l'autopsia sui corpi, che sarà eseguita nei prossimi giorni, per chiarire ulteriormente la dinamica dell'accaduto. Sebbene non vi siano dubbi sul fatto che Giancarlo abbia ucciso la moglie prima di rivolgere l'arma contro sé stesso, restano interrogativi sul lasso di tempo intercorso tra i due gesti estremi.

Il parroco di Tarzo, don Francesco Cerruti, ha espresso vicinanza a Graziano Fogli, che, dopo la morte della moglie Dorotea quattro anni fa, considerava i suoceri come la sua seconda famiglia. La tragedia ha lasciato un vuoto profondo nella vita di Graziano, che ora deve affrontare la perdita di due persone a lui molto care.

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