«Oh Signore, perché non mi compri una Mercedes-Benz?» cantava Janis Joplin nel 1971. A quell’epoca, una “280” berlina costava 10mila dollari. Mezzo secolo dopo, complice la stangata del 25% in arrivo dalla Casa Bianca, per comprare una Mercedes (e non solo) negli Usa potrebbero volerci 5-10mila dollari in più. I dazi americani sull’auto sono un «lusso» non che non tutti possono permettersi: secondo Bloomberg, tra le più colpite dalle tariffe permanenti annunciate da Donald Trump figurano Porsche e…
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BERLINO – «Non voglio più vedere Mercedes sulla Quinta strada». È la frase di Donald Trump che ossessiona i tedeschi da quando il presidente americano si insediò la prima volta alla Casa Bianca. Ora che siamo al secondo giro del presidente germanofobo al timone degli Stati Uniti, l’incubo dei dazi al 25% si sta materializzando. E si abbatte su un’industria dell’auto tedesca sprofondata nel fratte…
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Una catastrofe, un disastro. La decisione, annunciata dal presidente americano Donald Trump, di alzare al 25% i dazi sulle auto importate in America rappresenta una doccia gelata per i costruttori europei, bersagliati da pesanti vendite in Borsa. Questo perchè gli Stati Uniti sono infatti un «mercato chiave» per le quattro ruote del Vecchio Continente, che nel 2024 ha esportato quasi 750.000 auto per un valore di 38,5 miliardi di euro, secondo i dati…
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"I dazi avranno un effetto non devastante, ma importante. In un momento in cui i produttori e i componentisti stanno soffrendo e questo è un ulteriore elemento di incertezza". E' il commento del direttore dell'Anfia, Gian Marco Giorda all'annuncio di Donald Trump. "Esportiamo dall'Italia circa 1,2 miliardi di componenti negli Stati Uniti e ne importiamo 230 milioni, mentre per quanto riguarda i veicoli esportiamo tre volte quelli che importiamo.
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"Aumento dei listini"; "impatto negativo"; "preoccupazione". Sono le frasi ricorrenti dei costruttori di auto riferite ai dazi statunitensi al 25% annunciati dal presidente Usa Donald Trump. Ferrari, Stellantis e Volkswagen sono in prima linea nel flusso di dichiarazioni sulle tariffe, che riguarderanno anche le componenti auto, e che partiranno il 2 aprile. La risposta di Ferrari è una revisione della politica commerciale verso gli Usa con un aumento dei prezzi fino al 10%.
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Dazi, Macron: "Non sono una buona idea, l'ho detto a Trump e spero che cambi decisione" "L'ho detto al presidente Trump, gliel'ho detto ieri e continuerò a dirglielo. Penso che i dazi non siano una buona idea". Così il presidente francese Macron nella conferenza stampa dopo la conclusione del vertice di Parigi. "Vediamo bene che i mercati negli Stati Uniti non considerano questa una buona politica economica: il presidente Trump chiede…
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Non solo Messico, ecco gli Stati più colpiti dai dazi di Trump alle auto extra Usa I titoli delle Case crollano nelle borse, quali sono i gruppi più colpiti e quali saranno gli Stati che risentiranno maggiormente dalla decisione di Trump. Fatti, numeri e commenti nell'articolo di Teleborsa Alla fine Donald Trump ha fatto quello che aveva promesso, annunciando nuovi dazi del 25% su tutte le auto importate negli Stati Uniti e prodotte all’estero, oltre che su una serie di…
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Ferrari aggiornerà la propria politica commerciale, "sulla base delle informazioni preliminari attualmente disponibili relative all'introduzione di dazi sulle importazioni di auto di provenienza UE negli USA".Lo comunica la casa di Maranello con una nota in cui riafferma "il proprio impegno per garantire la massima attenzione e tutela dei clienti" e con l'obiettivo di garantire loro certezza: "le condizioni commerciali rimarranno invariate per gli ordini…
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FERRARI: AGGIORNAMENTO DELLA POLITICA COMMERCIALE – Ferrari N.V. (NYSE/EXM: RACE) (“Ferrari” o la “Società”), sulla base delle informazioni preliminari attualmente disponibili relative all’introduzione di dazi sulle importazioni di auto di provenienza UE negli USA, comunica che aggiornerà la propria politica commerciale. Nel riaffermare il proprio impegno per garantire la massima attenzione e tutela dei clienti e con l’obiettivo di garantire loro certezza: le condizioni commerciali rimarranno invariate per gli ordini di…
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"Una corsa alle misure protezionistiche avrà solo effetti e impatti negativi. Per tutti, a cominciare dal Paese che li impone". Lo ha segnalato il ministro spagnolo di Economia e Impresa, Carlos Cuerpo, commentando l'annuncio del presidente statunitense Donald Trump di imporre dazi del 25% sulle importazioni delle auto fabbricate fuori dagli Stati Uniti. "Dobbiamo deplorare l'annuncio dei dazi realizzato ieri dall'amministrazione americana", ha detto Cuerpo, intervenendo a Madrid un…
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Donald Trump ha minacciato l’Unione Europea e il Canada di dazi doganali aggiuntivi se si dovessero coordinare a scapito degli Stati Uniti per rispondere alla guerra commerciale lanciata da Washington. "Se l'Unione Europea collabora con il Canada per danneggiare economicamente gli Stati Uniti, tariffe su larga scala, molto più grandi di quelle attualmente previste, verranno imposte ad entrambi per proteggere il migliore amico che ciascuno di questi due paesi abbia mai avuto!", ha scritto Trump sul…
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Il presidente americano Donald Trump ha annunciato nuovi dazi del 25% su tutte le auto importate negli Stati Uniti. La decisione, che entrerà in vigore il 2 aprile, rischia di avere gravi conseguenze per l'industria automobilistica mondiale e si aggiunge alle altre tasse sull'import imposte recentemente dal governo statunitense. I nuovi dazi di Trump "Faremo pagare ai paesi che fanno affari nel nostro paese e che si prendono i nostri posti di lavoro e la nostra ricchezza.
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“È l’inizio della liberazione dell’America” ha proclamato ieri Donald Trump durante il discorso in cui ha annunciato i nuovi dazi del 25% su tutte le auto importate negli Stati Uniti. “Liberazione” dalle ingerenze dei costruttori stranieri, rei di non produrre abbastanza auto negli Stati Uniti. Così dal 2 aprile gli USA alzeranno le barriere doganali portando il mondo in una nuova guerra commerciale su larga scala.
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Il Presidente Donald Trump ha annunciato l'imposizione di dazi del 25% su tutti i veicoli importati negli Stati Uniti a partire dal 3 aprile, senza esenzioni per Canada e Messico. I dazi si applicheranno sia ai veicoli che alla componentistica auto e si sommeranno alle tariffe già esistenti, incluso il dazio del 2,5% e il dazio del 25% sui pickup leggeri (la cosiddetta “chicken tax” introdotta nel lontano 1964 dal presidente democratico Lyndon Johnson).
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Donald Trump tira dritto con la sua strategia di imbarcarsi in una guerra commerciale praticamente con il mondo intero. Il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo per l'applicazione di un dazio del 25 per cento sulle importazioni di auto, un dazio che colpirà duro i produttori europei, principalmente quelli tedeschi ma anche quelli italiani. La Casa Bianca ha dichiarato che la tariffa si applicherà non solo alle auto completamente assemblate, ma anche alle parti fondamentali…
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Di Edoardo Nastri Cresce la preoccupazione per le nuove tariffe che partiranno dal 2 aprile: ecco tutti i brand soffriranno maggiormente le nuove tasse Volkswagen, Land Rover, Mercedes, Bmw e Stellantis: i marchi europei più colpiti dai dazi di Trump C’è preoccupazione tra i costruttori automobilistici europei per i nuovi dazi imposti da Donald Trump sulle auto importate negli Stati Uniti che saranno attivi dal prossimo 2 aprile.
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Settore automobilistico europeo in panne dopo che Donald Trump ha annunciato che dal 2 aprile gli Stati Uniti metteranno il 25% di dazi su tutte le auto importate. L’Euro Stoxx Auto perde il 3%. A Milano Stellantis e Ferrari flettono del 5,28% e dell’1,87%, rispettivamente, a Francoforte Bmw, Mercedes e Porsche lasciano sul terreno il 4,19%, il 4,86% e il 3,72%, rispettivamente, e a Parigi Renault arretra dell’1,18%.
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Da "Make America Great Again" a "Make Americans Go Affordless" il passo potrebbe essere breve «È importante notare che Tesla NON è indenne» dai dazi e che l’impatto delle tariffe sarà comunque «significativo». Ad ammetterlo è lo stesso Elon Musk, rispondendo a un investitore Tesla che condivide un grafico volto a suggerire che l’azienda potesse cavarsela, poiché produce tutte le sue vetture negli Stati Uniti, evitando così il dazio del 25% imposto da Donald Trump sulle…
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Lo ha definito il “Liberation Day”, il giorno della liberazione dell’America: data 2 aprile, momento in cui scatteranno i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi. Donald Trump ha colpito duro le auto straniere importate negli Stati Uniti imponendo una tassa del 25% “permanente” a partire da quella data. Un provvedimento che ha fatto virare i mercati in negativo, mentre il presidente avverte Europa e Canada: se coordinerete azioni contro gli Usa, arriveranno nuove…
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Vista la complessità delle catene globali del valore, i nuovi dazi del 25% sull’auto annunciati ieri dalla Casa Bianca si faranno sentire un po’ ovunque. Ma al di fuori del Nord America, dove c’è da anni una fortissima integrazione tra Messico, Stati Uniti e Canada, e della Germania, che produce il 73% delle auto made in EU esportate negli Usa, le nuove tariffe colpiranno soprattutto Giappone e Corea del Sud , ovvero i due più stretti alleati di Washington nel Far East.
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Reuters L'aveva promesso ed ha mantenuto la parola: il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha annunciato dazi «permanenti» del 25% su tutte le auto importate dal 2 aprile. «È l'inizio della liberazione dell'America», ha dichiarato dallo Studio Ovale. Aggiungendo: «Se le aziende produrranno le auto negli Stati Uniti non ci saranno dazi». In questo modo, Trump si dice certo che «molte compagnie verranno a produrre negli Stati Uniti e altre già lo stanno facendo».
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'imposizione di dazi del 25 per cento su tutte le automobili non fabbricate sul suolo americano. Dazi che entreranno in vigore dal 2 aprile. In una dichiarazione alla stampa nello Studio Ovale, Trump ha spiegato che si tratta di una misura destinata a proteggere l'industria nazionale e riportare la produzione di auto negli Stati Uniti. «Abbiamo perso troppo.
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Dusan Vlahovic, arriva un nuovo colpo durissimo: la decisione è sorprendente, ora può cambiare davvero tutto Dusan Vlahovic è forse il calciatore che può “esultare” maggiormente per l’esonero di Thiago Motta. Com’è noto, i due erano ormai ai ferri corti. Utilizzato fino a gennaio ed all’arrivo di Kolo Muani, non senza qualche frecciata e qualche panchina per puntare sul falso nueve, appena sbarcato il francese alla Continassa il bomber numero 9 ha di fatto perso la titolarità.
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Lukas Weber: “Mi considero un costruttore di ponti” Lukas Weber assumerà la guida dell'OSE a partire dalla metà di aprile 2025. swissinfo.ch Lukas Weber è il nuovo direttore dell'Organizzazione degli svizzeri all'estero (OSE). Nella sua prima intervista con un media, il basilese parla delle sfide che lo attendono e di come intende conciliare le convinzioni personali con il suo nuovo ruolo. 5 minuti Emilie Ridard Emigrazione, ritorno in Svizzera, famiglia, scolarizzazione, pensioni, banche, assicurazioni… mi interesso…
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