Lite tra donne a Catania, due 42enni accusate di tentato omicidio

- A Catania, il 26 settembre scorso, una lite tra due gruppi di donne, scaturita da un fidanzatino conteso tra due quindicenni, è degenerata in un episodio di estrema violenza. Due donne di 42 anni, al culmine di una furibonda rissa, hanno lanciato benzina addosso a una 26enne e a sua madre, per poi appiccare il fuoco con un accendino, causando gravi ustioni alle vittime.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza, diffuse dalla Polizia di Stato, mostrano chiaramente una delle due donne mentre acquista il carburante in un'area di servizio, e successivamente, un altro video riprende l'acquisto dell'accendino utilizzato nell'aggressione. Questi elementi probatori sono stati fondamentali per l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di tentato omicidio pluriaggravato.

L'episodio, avvenuto in via Umberto, ha scosso profondamente la comunità locale, già provata da tensioni sociali e conflitti familiari. La dinamica dei fatti, ricostruita dagli inquirenti, evidenzia come una disputa adolescenziale possa rapidamente trasformarsi in una faida tra famiglie, coinvolgendo anche adulti in atti di violenza inaudita.

Il legale di una delle due donne arrestate, l'avvocato Daniele Cugno, ha presentato ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare, sostenendo che vi siano elementi da rivalutare nella ricostruzione dei fatti. Tuttavia, le prove video e le testimonianze raccolte sembrano lasciare poco spazio a interpretazioni alternative, delineando un quadro accusatorio piuttosto solido.

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