Nuove opzioni per la gestione dei debiti fiscali in Italia

L'iter delle cartelle esattoriali rappresenta un percorso complesso e spesso pericoloso per i contribuenti italiani. Nonostante l'assenza di una sanatoria o rottamazione, esistono diverse soluzioni per gestire queste cartelle. Alcuni contribuenti hanno sperimentato il pignoramento dello stipendio o della pensione, mentre altri hanno subito il blocco del conto corrente o il fermo amministrativo di una o più auto.

Le scadenze del 31 luglio e 5 agosto 2024 sono cruciali per coloro che hanno aderito alla Rottamazione quater ed hanno mantenuto la regolarità dei pagamenti delle precedenti rate. Queste date rappresentano infatti le deadline per il saldo della 5° rata del piano di definizione agevolata. Ma quali debiti è possibile saldare entro questa data e come funziona esattamente il processo di pagamento?

Molti si chiedono se sia meglio pagare la 5° rata della rottamazione delle cartelle in scadenza al 31 luglio oppure attendere la rottamazione-quinquies. Circa 10 giorni fa è emersa la notizia di una nuova rottamazione delle cartelle con un ampliamento dei debiti ammessi alla sanatoria. Se per la rottamazione-quater potevano essere sistemati i debiti affidati all’ADER fino al 30 giugno 2022, per la nuova pace fiscale si dovrebbe arrivare a coprire il periodo fino al 31 dicembre 2023.

Per chi ha debiti con il Fisco arriva un sospiro di sollievo: è prevista una nuova rottamazione per le cartelle esattoriali. Solo il 20% dei debiti dei cittadini viene recuperato dallo Stato, il restante 80% è perso. Per questo motivo, i governi di legislatura in legislatura avviano le cosiddette rottamazioni: meccanismi attraverso i quali il Fisco spinge i cittadini a saldare i propri debiti attraverso forme agevolate di pagamento e senza l’ulteriore aggravamento economico delle more.

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