Quinta rata del Pnrr ricevuta dall'Italia, ma emergono preoccupazioni sui ritardi

L'Italia ha ricevuto con favore la quinta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), un importante passo avanti nel processo di recupero economico del paese. Tuttavia, nonostante questo progresso, emergono preoccupazioni riguardo ai ritardi nella spesa dei fondi.

La Commissione europea ha dato il via libera alla quinta rata del Pnrr dell'Italia, del valore di 11 miliardi di euro. Questo rende l'Italia il primo Paese a ricevere il quinto tagliando. Questo successo è stato accolto con favore e piacere da Federica Brancaccio, presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni (Ance), durante la sesta edizione del "Forum in Masseria", a Manduria.

Nonostante l'approvazione della quinta rata, Brancaccio ha espresso preoccupazione per i ritardi nella spesa dei fondi. Secondo i dati, è stato speso solo circa il 50% di quanto ricevuto. Tuttavia, l'Ance ha un sistema di monitoraggio parallelo che suggerisce che l'avanzamento potrebbe essere migliore di quello registrato da Regis.

Tra gli enti più efficienti nella spesa dei fondi ci sono i comuni. Questo è un segnale positivo, ma c'è anche una preoccupazione: se i progetti non saranno completati entro meno di due anni, i fondi dovranno essere restituiti all'Unione europea.

Nonostante le critiche da parte delle opposizioni, il governo Meloni non ha fallito sulle grandi riforme attese dall'Europa e concordate in precedenza da Conte-Draghi. Queste includono gli asili nido, l'alta velocità, la lotta all'evasione fiscale e la transizione digitale. Secondo Bruxelles, l'Italia ha raggiunto 23 milestone e 30 target.

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